Ravenna, Rossi: “Uniformità dei livelli di sicurezza dei porti”

di Lucia Nappi    

RAVENNA – Della uniformità dei livelli di sicurezza nei porti ha parlato Daniele Rossi, neo eletto alla presidenza dell’AdSP dell’Adriatico Centro Settentrionale, durante il Secondo Forum Nazionale sulla Sicurezza nei porti organizzato a Ravenna da Angopi, l’associazione che raggruppa gli ormeggiatori e i barcaioli nazionali. Dobbiamo evitare che i diversi livelli di sicurezza nei porti rappresentino un elemento discriminante. Chiedo ai politici di creare un modello che realizzi un sistema di misurazione che ci renda uniformi anche ai porti europei per tutelare la salute e lambiente come riferimento per la comunità mondiale”.

Il porto specifica infatti Rossi deve essere un luogo funzionale, efficace e sicuro perché “il valore della sicurezza è un modello di civiltà a cui guardiamo e a cui deve guardare il mondo”. Parlando poi del lavoro portuale il presidente dell’Authority ha specificato: “i livelli di sicurezza devono elevarsi perché la salute delle persone deve essere posta al centro come del resto la tutela dell’ambiente”.

Parlando nello specifico del porto di Ravenna, come principale scalo dell’Emilia Romagna, Rossi ha messo in evidenza gli elementi di fragilità del lo scalo che è in attesa dell’escavo dei fondali: “Ci vuole una nuova infrastruttura portuale a Ravenna ma soprattutto è necessario l’approfondimento dei fondali, inoltre l‘adeguamento delle banchine portuali perché non sono più conformi alle normative sismiche. Siamo fiduciosi per il futuro”.

Contestualmente al Forum, l’Autorità di Sistema Portuale e il Comando generale delle Capitanerie di porto in previsione della realizzazione di un VTS a Ravenna, hanno firmato un Protocollo d’intesa al fine di incrementare la sicurezza e l’efficienza del traffico. Il protocollo, è stato siglato dal Contrammiraglio Piero Pellizzari, Capo Reparto Informatica, sistemi di monitoraggio del traffico e comunicazioni del Comando Generale e dal presidente dell’AdPS Rossi, oltre a individuare le reciproche responsabilità e gli oneri connessi con la realizzazione e la manutenzione degli apparati, anche nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse, prevede anche la definizione delle informazioni che potranno essere rese disponibili all’Autorità di Sistema Portuale e, tramite questa, agli operatori del porto di Ravenna, al fine di garantire le condizioni operative di sicurezza previste.

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