LIVORNO – “AperiPorto” del Propeller Club Port of Leghorn, ieri sera, iniziativa che ha visto la presentazione del libro dal titolo: “Di terra e di Mare – Viaggio lungo la costa livornese” – Edzioni ETS. Presenti gli autori, la giornalista Elisabetta Arrighi anche socia del Club, ed il biologo e ricercatore Fabrizio Serena, l’evento è stato moderato dalla presidente del Club, Maria Gloria Giani Pollastrini, e dal direttore marittimo della Toscana e comandante della Capitaneria di Porto di Livorno, ammiraglio Giovanni Canu, socio onorario del Propeller di Livorno.

Il volume nella prima parte descrive un interessante viaggio lungo la costa livornese, corredato di grafici e illustrazioni di risultati scientifici, mentre nella seconda parte narra di un viaggio tra storia, arte e curiosità grazie alla scorrevole e piacevole stesura di Elisabetta Arrighi.
I co-autori, Arrighi e Serena hanno raccontato quello che è lo stato del mare nostrum, dalle secche della Meloria alle Secche di Vada, entrambe caratterizzate dalla presenza di due fari storici, luci amiche – insieme allo storico Fanale di Livorno – di tutti i naviganti.
Fabrizio Serena, già ai vertici di Arpat Mare, ricercatore di livello internazionale, autore della parte scientifica del volume, ha “fotografato” lo stato delle nostre acque e dei nostri fondali, che tutto sommato godono di buona salute. Un racconto scientifico filtrato attraverso i mutamenti climatici, la presenza di pesci e alghe alieni, l’inquinamento, il traffico di barche e quello portuale, evidenziando la necessità di mettere in atto tutto quanto è necessario per preservare l’ambiente naturale. La presidente Giani, con alcuni interventi, ha sollecitato vari approfondimenti specifici, così come il contrammiraglio Giovanni Canu, direttore marittimo della Toscana e comandante della Capitaneria di Porto di Livorno, ha sottolineato l’importante ruolo della Guardia Costiera nella tutela del mare e delle coste.
Il mare e la terra parlano fra di loro e raccontano una, cento, mille storie – ha spiegato la co-autrice Elisabetta Arrighi, già giornalista de Il Tirreno- “Raccontano infatti un territorio che vide sviluppare la civiltà etrusca, che accompagnò il passaggio dei Romani, poi i secoli bui del Medioevo, le incursioni piratesche, infine i Medici, per scivolare verso il secolo dei Lumi ad arrivare ai giorni nostri.
Davanti a questa terra caratterizzata da una linea di costa frastagliata e bellissima, fra rocce ma anche litorali sabbiosi, c’è da sempre l’immensità del mare, con i suoi segreti e la grande bellezza di fondali. Un habitat unico, come unici sono i “tesori” che ci ha tramandato la storia, senza dimenticare alcune curiosità legate strettamente alle tradizioni locali, dallo street food più famoso, ovvero la torta di ceci, ma anche a quel percorso cinematografico tracciato dai grandi attori e registi sul promontorio di Castiglioncello così come un secolo prima avevano fatto i macchiaioli, ovvero i pittori della macchia.
L’ultima tappa del “viaggio di terra” è il Museo Civico Archeologico di Rosignano Marittimo, ospitato nelle sale di Palazzo Bombardieri nell’area del Castello dove si trova anche la sede storica del Comune. È qui che il viaggio lungo la costa si conclude, tornando al punto di partenza, dove tutto è nato. Lì, infatti, fra le collezioni museali potremo “incontrare i nostri avi e, alla fine, riusciremo quasi sicuramente a capire qualcosa di più di noi stessi”.
La serata si è svolta sotto il format “AperiPorto” del Propeller, in una accogliente cornice quale la sala Urban Cuisine del RistoPub Amedeo di Piazza Goldoni a Livorno.

Alcuni momenti della serata














