I porti europei sono in ritardo nell’installazione delle infrastrutture per le elettrificazione delle banchine portuali. Lo ha rivelato uno studio, realizzato da DNV per conto di Transport & Environment (T&E), principale organizzazione indipendente europea per la decarbonizzazione dei trasporti.
Secondo lo studio solo il 20% delle infrastrutture elettriche a terra richieste dall’UE è stato installato o messo in funzione nei principali porti europei. La maggior parte delle navi – portacontainer, crociere e traghetti – continua a bruciare combustibili fossili mentre è ferma in porto.
L’elettrificazione delle banchine è uno strumento per la riduzione delle esternalità negative ambientali nella zona portuale e nell’area urbana circostante. Questa tecnologia consiste nel fornire alle navi ormeggiate in porto l’energia elettrica necessaria per il loro funzionamento, mediante un impianto allacciato alla rete di distribuzione terrestre, evitando così l’utilizzo dei generatori di bodo alimentati a combustibile fossile.
L’elettrificazione dei moli permette di abbattere le emissioni inquinanti generate dalle navi durante la sosta nell’atmosfera e di ridurre sensibilmente l’inquinamento acustico provocato dalle vibrazioni di motori e generatori. Nei porti nazionali gli investimenti vengono effettuati dalle Autorità di Sistema Portuale.
Porti europei
Dei 31 porti europei analizzati dallo studio: Algeciras, Amburgo, Genova e Livorno, sono i 4 porti con il maggior numero di connessioni OPS (Onshore Power Supply) installate sin Europa.
Tab. 1 nel dettaglio
Algeciras richiesto 35; installato/appaltato 20
Amburgo richiesto 31; installato/appaltato 13
Genova richiesto 25; installato/appaltato 11
Livorno richiesto 15; installato/appaltato 9
Metà delle connessioni: Sono 4 quattro porti che hanno installato o appaltato più della metà delle connessioni richieste: si tratta dei porti di Algeciras, Livorno, Świnoujście (Polonia) e La Valletta;
Risultati deludenti rispetto ai requisiti UE per i porti di Rotterdam, Barcellona, Valencia, Bremerhaven e Le Havre;
Cartellino rosso per i porti di Anversa, Dublino, Danzica e Lisbona, che sempre secondo lo studio, non hanno ancora investito in infrastrutture elettriche di collegamento a terra.;
