ROMA – Il TAR del Lazio con la sentenza 13/2025 ha annullato il provvedimento di aumento ISTAT dei canoni demaniali 2023 nonché gli attuali criteri di aggiornamento dei canoni stess, in merito al ricorso intentato nel 2023 da Assiterminal, Associazione italiana Port & Terminal Operators, unita ad Assomarinas, Associazione italiana dei porti turistici, nella battaglia contro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sull’aumento dei canoni per le concessioni demaniali riguardanti i porti commerciali ma anche le marine turistiche. Nello specifico; “Aggiornamenti relativi all’anno 2023, delle misure unitarie dei canoni per le concessioni demaniali marittime”;
Assiterminal rappresentata e difesa dagli avv.ti Domenico Gentile e Davide Maresca, sulla determinazione dei criteri di calcolo degli indici di variazione dei canoni concessori, ha visto l’annullamento del decreto direttoriale del MIT con cui veniva stabilito l’aumento del 25% delle concessioni, in combinato disposto con l’art 15 del dl 104/2023. Questo dovrebbe pertanto determinare un diverso criterio di calcolo delle percentuali di variazioni dei canoni concessori, di fatto con percentuali inferiori, da applicarsi ai minimi previsti in concessione/regolamenti portuali.
Adesso il tema è capire come il MIT intenderà muoversi e di conseguenza anche le Autorità di Sistema Portuale, di fatto per i canoni concessori del 2023 si tratterebbe di un impatto intorno al 4-8% di aumento rispetto al il 25% sui minimi, previsto precedentemente dal decreto, così come per gli anni successivi. In definitiva una diminuzione da ricalcolare secondo criteri diversi da quelli utilizzati