Genova, grido di allarme di Fuori Muro: “A rischio la continuità aziendale”

Fuori Muro

Fuori Muro (servizi di manovra ferroviaria nel porto di Genova): I lavori infrastrutturali a Voltri hanno causato gravi perdite per l’azienda, dal 21 gennaio ad oggi, tali da metterne a rischio la continuità. Fuori Muro chiede a RFI e all’Autorità portuale: “Trovare al più presto soluzioni” oppure “provvedere al risarcimento”.

GENOVA –  Fuori Murosocietà di gestione dei servizi di manovra ferroviaria del porto di Genova, fa sapere in una nota che “la recente ri-pianificazione del cantiere nello scalo di Voltri Mare che, dal 21 gennaio, causa interruzioni sui binari nelle fasce orarie notturne e nei fine settimana.mette gravemente a rischio la sopravvivenza aziendale.

“Dal 21 gennaio l’operatività ha subíto un crollo del 20%” – denuncia l’azienda guidata da Guido Porta e,Guido Porta 010 U200283341454LKI 645x400@MediTelegraphWEB Genova, grido di allarme di Fuori Muro: "A rischio la continuità aziendale" qualora la situazione non dovesse cambiare si aprirebbero quindi nei prossimi mesi scenari ben peggiori.Il piano iniziale dei lavori” – dichiara Porta -” prevedeva modalità di esecuzione che, pur limitando l’operatività ferroviaria, minimizzavano gli impatti negativi sulla circolazione e rappresentavano un compromesso sostenibile tra i disagi arrecati e i benefici attesi dal futuro potenziamento dello scalo cui gli interventi sono finalizzati”.

Fuori Muro nella nota spiega: “Il ritardo di circa un anno nell’avvio dei lavori, l’urgenza di rispettare la scadenza prevista per la loro ultimazione (dicembre 2019) e la scelta di operare tutte le notti anziché concentrare le attività del cantiere di domenica, hanno causato un impatto molto più rilevante sulle attività di movimentazione rispetto a quanto dapprima previsto. Inoltre, tale ri-pianificazione, che ha mutato del tutto lo scenario di riferimento, è stata comunicata all’azienda solo da poche settimane e al momento nessuna proposta alternativa tra quelle presentate da FuoriMuro è stata presa in considerazione.

Secondo l’azienda la preoccupazione non riguarderebbe solo FuoriMuro, “già interessata da perdite per circa 600.000 euro a causa dell’interruzione dei traffici per 50 giorni per la tragedia di Ponte Morandi, ma metterebbe in ginocchio il trasporto ferroviario nel complesso, perché comporterà una migrazione dei flussi a favore del camion che potrebbero non essere facilmente riconquistati in seguito.”

A ciò va aggiunto che la schedulazione dei lavori prevede al momento oltre 15 giorni di chiusura totale della linea nel mese di ottobre, proprio quando i traffici raggiungono generalmente il loro picco, contrariamente alla richiesta di FuoriMuro di concentrare tale attività nel periodo estivo.
Fuori Muro pur sottolineando l’importanza dei lavori di potenziamento di Voltri Mare, chiede a RFI e all’Autorità di Sistema Portuale di Genova di “trovare al più presto soluzioni che consentano di trovare modalità di esecuzione dei lavori alternative o, in loro assenza, di provvedere al risarcimento per le perdite causate“.

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