di Lucia Nappi
Porto Canale di Cagliari, continuano da stamani le trattattative nei tavoli regionali per la vertenza occupazionale. Forse raggiunto un accordo per la Cassa integrazione dei lavoratori del Terminal CICT, ma nessuna conferma ufficiale.
CAGLIARI – Per ora nessuna novità concreta riguardo alla vicenda del Porto Canale di Cagliari e dei 210 dipendenti del Terminal container CICT e che, alla data del 1 settembre, potrebbero esssere licenziati.
Non si è ancora concluso il confronto, iniziato stamani alle 11,30 presso l’Assessorato regionale del lavoro, tra CICT, Regione e sindacati per la vertenza occupazionale dei lavoratori del terminal CICT. Sembrerebbe tuttavia raggiunto un accordo per la Cassa integrazione, ma la notizia non ha trovato ancora nessuna conferma ufficiale. In tal senso è stato revocato il sit-in previsto questo pomeriggio a Roma davanti al MISE, al quale lavoratori, sindacati e Regione avevano deciso di rivolgersi non solo ai ministri, ma anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in queste ore però impegnati con i colloqui per la formazione del nuovo governo.
Due giorni fa l’incontro avvenuto tra i lavoratori e Cecilia Battistello Eckelmann, presidente di Contship Italia gestore della concessione del Terminal CICT, aveva portato solo rassicurazioni verbali, ma nessuna presa di posizione da parte dell’azienda.
Ai dipendenti che chiedevano la revoca del licenziamento Battistello aveva detto: «Non serve disperarsi, la preoccupazione fa parte della vita, abbiate fiducia» –ha continuato Battistello – «siamo qui a lavorare per voi e io sono confidente che si trova una soluzione» – «Siamo qui a lavorare per prevenire la chiusura a fine mese, lasciateci lavorare, dateci il vostro supporto, pensate positivo. Siamo tutti nella stessa barca» – «Non dipende dall’azienda, né dalla sottoscritta o dal signor Thomas Eckelmann solamente. In Italia non c’è governo, non c’è colloquio, abbiamo lavorato tutto il Ferragosto e da Roma non ha risposto nessuno, questa è la situazione. Abbiamo tutto il supporto del presidente dell’Autorità portuale che è importantissimo». – «Non sto creando aspettative, l’obiettivo è non chiudere a fine di questo mese anche se mancano tre giorni. Non abbiamo noi la bacchetta magica, non ce l’ha nessuno. Noi non vi vogliamo in mezzo a una strada. Vi vogliamo preoccupati, ma anche sereni e tranquilli».