ROMA – “Alla portualità auguriamo tutti buon lavoro, perché una portualità che va a gonfie vele e costruisce il futuro è un volano di economia che cresce e soprattutto di occupazione che cresce. Non dimentichiamo che oggi nei porti c’è un’occupazione di qualità, così come nella logistica. Al gruppo dei nuovi presidenti di Autorità di Sistema Portuale auguro di restare unito, di lavorare insieme, perché i problemi si affrontano insieme”.
È l’auspicio del presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, prima di salire sul palco dell’Assemblea Pubblica dell’Associazione dei porti italiani, il 3 dicembre a Roma.
L’augurio di Giampieri va alla nuova squadra dei 16 presidenti di AdSP, presenti in sala, e consacrati dopo iter e tempistiche estenuanti, l’ultimo presidente, Trieste e Monfalcone, nominato sul filo del rasoio il giorno prima dell’Assemblea.
“I dati ci parlano di un sistema portuale solido” – dice Giampieri nella relazione di apertura dell’Assemblea, riportando i numeri più emblematici e rimandando gli approfondimenti allo studio di SRM, distribuito in sala, con grafici e proiezioni utili, come sempre gli studi SRM, per capire e probabilmente utili ai neo presidenti per “prepararsi alle sfide future” – specifica Giampieri- “perché la prima regola di una buona strategia è conoscere per decidere”.
Nel 2024 i porti italiani hanno movimentato oltre 480 milioni di tonnellate di merci, e il traffico passeggeri ha superato 75 milioni di persone, compreso quello crocieristico che, a sua volta, ha superato 13 milioni e 800 mila passeggeri, raggiungendo una cifra record.
Questi “i numeri che raccontano di un sistema che non si è fermato, ma che ha saputo adattarsi, innovare, reagire e che, nel primo semestre 2025 rimane con il segno positivo” commenta Giampieri.
“Il confronto con il 1996 – anno di entrata in operatività della Legge 84 – ci mostra un’evoluzione evidente: traffici, investimenti, competenze e ruolo internazionale si sono moltiplicati.
Altro elemento che Giampieri tiene a sottolineare è che “i porti amministrati dalle AdSP producono un gettito complessivo di IVA di circa 9 miliardi all’anno sull’import”.
Creando una “responsabilità elevata” per l’economia nazionale.
Tra i temi trattati nella relazione, inevitabile, il riferimento alla “Riforma portuale” – “può essere una grande occasione per tutti noi”- dice Giampieri- specificando tuttavia la necessità però -“obiettivi chiari: una regia centrale mirata alla semplificazione e al rafforzamento del ruolo dell’Italia nel contesto internazionale” e con la “certezza che il ruolo delle AdSP rimanga centrale” – “in linea con la strategia nazionale”. Del resto i porti devono continuare ad essere “volano di crescita e ricchezza per i territori”.
La Riforma inoltre deve essere un mezzo per giungere alla “semplificazione sui temi essenziali e non rinviabili” – tra tutti il difficile questione del dragaggio dei porti, sempre nel rispetto dell’ambiente.
L’Assemblea è proseguita attraverso il “format partecipato” con dei tavoli tematici composti dai presidenti delle AdSP che si sono presentati ufficialmente attraverso le linee e le strategie di sviluppo del proprio sistema portuale.
Sedici presidenti, alcuni già conosciuti dal cluster portuale e marittimo presente in sala e altri meno conosciuti, moderati sul palco dalla giornalista e coduttrice di Linea Blu – Porti d’Italia, Donatella Bianchi.
Intervenuti presentando le sfide presenti e future di un sistema portuale nazionale determinato a confrontarsi con il mercato ed il commercio internazionale, direttamente e indirettamente influenzato dall’instabilità degli scenari geopolitici globali: guerre, dazi e avvenimenti in grado di stravolgere repentinamente il mondo conosciuto.
A precedere le tavole rotonde gli interventi istituzionali del comandante generale delle Capitanerie di Porto, ammiraglio Sergio Liardo e del presidente della IX Commissione della Camera dei Deputati, on. Salvatore Deidda.
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, è intervenuto ringraziando Giampieri per il lavoro svolto in questi anni. Rixi è poi entrato nel vivo delle tematiche sul futuro del sistema portuale italiano.
Da parte del ministro del Turismo, Daniela Santanchè una lettera di buon lavoro che ha posto l’accento sugli aspetti turistici delle attività portuali.
In chiusura Giampieri come presidente uscente, in scadenza il 31 dicembre possimo ha dichiarato: “Per me è stata un’esperienza bellissima essere presidente di Assoporti” – “ringrazio tutti per la fiducia e sono certo che nel prossimo futuro la nuova squadra dei presidenti possa rafforzare il lavoro portato avanti finora in maniera coesa.”
Nel pomeriggio, tutti i presidenti si sono riuniti in Assemblea interna degli Associati, ha fatto sapere in una nota Assoporti – ” per le determinazioni inerenti la nomina del prossimo presidente di Assoporti. Dopo un intenso e partecipato confronto sull’importanza del ruolo di Assoporti e, conseguentemente, del suo presidente, che dovrà affrontare le prossime sfide della portualità italiana assicurando unitarietà d’intenti tra gli associati, l’Assemblea ha deciso di nominare una commissione ristretta.
La stessa è composta da: Eliseo Cuccaro, Davide Gariglio, Francesco Mastro e Francesco Rizzo, per effettuare una consultazione interna tra i presidenti, al fine di individuare la persona adeguata ad assumere la figura di presidente di Assoporti per i prossimi anni, anche per dare continuità all’interlocuzione continua nei confronti delle istituzioni e di tutti gli stakeholder del settore.
A questo fine, è stato deciso di convocare l’Assemblea elettiva per il prossimo 19 gennaio nel corso della quale si procederà alla nomina del nuovo presidente di Assoporti”













