ROMA– L’Associazione dei Terminalisti nazionali, ASSITERMINAL, in audizione alla Camera in Commissione Trasporti ha presentato tre emendamenti per l’iter di conversione del dl 121/21.
1. Nel primo emendamento si chiede l’estensione a tutto il 2021 delle misure di sostegno agli operatori portuali previste all’art.4 soprattutto in relazione ai terminal crociere che “versano ancora in un contesto di drastica riduzione di traffici (-80% vs 2019)”. Attualmente il limite é il 31 luglio 2021.
2. Il secondo riguarda il tema del Regolamento sulle concessioni che poiché “resta ancora sulla carta” – dice Assiterminal- chiede l’attivazione” di strumenti adeguati per consentire il riequilibrio economico-finanziario nei rapporti concessori, anche in funzione di investimenti infrastrutturali che il terminalista privato volesse intraprendere”.
3. Il terzo emendamento proposto é relativo al rinnovo del CCNL dei lavoratori dei porti vede la richiesta di avviare un percorso, attraverso uno strumento normativo che prenda a spunto quanto previsto per i lavoratori portuali somministrati.
Pertanto la costituzione di un fondo nazionale, utile a tutti i lavoratori portuali delle imprese (articolo 16) e dei terminal (articolo 18) per costruire i presupposti di misure incentivanti, il pensionamento anticipato e di politiche attive.
Le tematiche saranno affrontate nel corso del convegno “la riforma tradita” di mercoledi 6 ottobre durante il Port&Shipping Tech, e in altri convegni sempre in merito alla Genoa Shipping Week.
“La mancanza di strumenti adeguati o poco incisivi per le aziende, il settore e i lavoratori, sono temi su cui è necessario fare sintesi velocemente” – conclude Assiterminal – ,”per aumentare la capacità di essere incisivi. Ma c’è davvero l’interesse di tutti a andare in questa direzione?”