di Lucia Nappi
NAPOLI – Le Zone Economiche Speciali (Zes) come opportunità di sviluppo e attrazione degli investimenti sui territori, questo il tema affrontato ieri nell’ambito della Naples Shipping Week, l’evento che riunisce nel capoluogo campano tutti i protagonisti dell’industria marittimo nazionale – organizzato dal Propeller Club e ClikUtility.
Le Zes sono quelle regioni geografiche dotate di una legislazione economica differente dalla legislazione nazionale, l’Europa ne conta una settantina, gli esempi più noti sono le 14 Zes della Polonia. In Italia si prevede l’istituzione di 7 Zes (Napoli, Palermo, Catania, Cagliari, Gioia Tauro, Zes Adriatico e Zes Ionio) come spiega Alessandro Panaro, responsabile area Ricerca Maritime & Mediterranean Economy di SRM e chairman dell’incontro, “queste riceveranno un regime di agevolazioni ed incentivi amministrativi, fiscali, doganali e misure di semplificazione con l’obiettivo di attrarre investimenti esteri o extra-regionali da parte delle aziende che sceglieranno queste aree geografiche per le loro produzioni”.
Cosa può fare una Zes su di un territorio? “può avere un impatto molto forte sull’export e sul traffico internazionale” – sottolinea Panaro- “creando delle relazioni tra porti, logistica e industria. Molti porti sono già dotati di questa legislazione economica speciale, come nel caso del porto di Tangeri”.
La Zes nasce per le imprese manifatturiere rivolte al mercato dell’export ed è proprio per questo che i porti assumono un ruolo fondamentale nel progetto di produzione ed esportazione dei prodotti. Al momento le imprese del settore della logistica e dei trasporti, nonostante le istanze mosse dai rappresentanti del settore, sembra che rimarranno escluse dalle agevolazioni.
La governance
“Gli strumenti di governance ad oggi esistenti sono quelli agevolativi nazionali coofinanziati dalla Regione Campania che a tale proposito”- spiega Antonio Marchiello, assessore attività produttive regionale – “ha stanziato 50 milioni di euro che andranno a finanziare imprese che investiranno nelle Zes, sotto il meccanismo del credito di imposta”. Sono inoltre previste agevolazioni Irap per le start up innovative, riduzione che potranno arrivare anche al 100%. Poi riduzione degli oneri Irap e la definizione di un contratto di programma. La possibilità di accedere a questo regime di agevolazioni avviene tramite bandi coofinanziati dalla Regione.
La Regione Campania ha inoltre istituito, come previsto dalla normativa, il Comitato di indirizzo che, presieduto dal presidente dell’Autorità di sistema portuale, ha funzione di promozione al fine di attivare una politica di attrazione verso il territorio. La Regione come specificato da Marchiello, prevede inoltre l’istituzione di una Cabina di regia e di una struttura di missione.
Per un paese competitivo sì agli incentivi, ma da soli non bastano.
“Pensare di competere nel mondo solo con gli incentivi non è pensabile perché non andremo da nessuna parte”- chiosa per le conclusioni del dibattito Andrea Cioffi, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, “abbiamo bisogno invece di essere un paese con una strategia mission oriented all’innovazione e di diventare un paese all’avanguardia affrontando gli aspetti fondamentali dell’innovazione tecnologica. Parlare quindi di blockchain, di intelligenza artificiale, di software e con questi strumenti andare verso lo sviluppo”.