Fit-Cisl: “PNRR, nel Mezzogiorno si dia priorità al completamento delle opere incompiute”

Lavori incorso

Gli 82 miliardi di euro dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati al Mezzogiorno, devono essere un’opportunità che non deve andare perduta – è il monito della segreteria generale Fit-Cisl.

ROMA – Per il Mezzogiorno la priorità è cogliere fino in fondo l’occasione del PNRR  – è il monito scandito dalla segreteria generale di Fit-Cisl, a margine del Consiglio generale della Fit-Cisl Sicilia: “L’occasione degli 82 miliardi di euro di fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati al Mezzogiorno è assolutamente da non sprecare. Finalmente si può recuperare il gap nei trasporti e nelle infrastrutture con il resto d’Italia, ma ognuno deve fare la sua parte”  – ha dichiarato Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl: “La priorità deve essere il completamento delle opere incompiute, ponendo fine a situazioni assurde da “tela di Penelope” per cui si ritorna su quanto già deciso e lo si disfa per poi ricominciare ogni volta da capo. A questo proposito vanno eliminati i colli di bottiglia anche burocratici, in modo che ci sia certezza di spendere nei tempi previsti tutti i fondi e spenderli bene. In questo senso il maggior stimolo deve venire da Ferrovie dello Stato e Anas. Per quanto riguarda Fs, è previsto in Sicilia l’arrivo di nuovi treni che però necessitano di linee adeguate che li mettano in condizioni di offrire la miglior performance. Chiediamo quindi al gruppo di investire in elettrificazioni e raddoppi ferroviari. Sempre di raddoppi parliamo quando ci rivolgiamo ad Anas, che deve completare la rete stradale e autostradale della più grande isola italiana. Anche la rete portuale va rafforzata, pensando a un porto che sia hub per tutta la regione. In generale la Sicilia ha bisogno di una forte rete di trasporti anche per sviluppare ancora meglio il suo turismo, visto che è dotata di tante bellezze paesaggistiche e culturali”.

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Conclude Pellecchia: “Vogliamo inoltre ribadire il tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. A livello nazionale il dato è di due morti sul lavoro al giorno ed è assolutamente inaccettabile. Ognuno deve fare la sua parte anche in questo caso, anche in Sicilia. Chiediamo a tutte le aziende di attivare campagne straordinarie perché la sicurezza non è un costo ma un investimento e deve cambiare la cultura della sicurezza, che si costruisce con la formazione continua e attivando specifici incentivi, a consuntivo, per le aziende virtuose”.

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