Confetra, Giovannini: “Transizione green, digitale e verso il mondo femminile, il must del futuro

Enrico Giovannini

Il ministro Giovannini intervenuto ad Agorà Confetra –  La transizione green coinvolge anche il tema dell’adattamento al cambiamento climatico” –  Ma la  due novità annunciate dal ministro sono la transizione verso il coinvolgimento del mondo femminile e un nuovo strumento normativo che nei prossimi mesi, possa aiutare a fare il salto.

ROMA – “Dal PNRR al futuro – Le Transizioni green e digitali – Le sfide della Logistica Italiana” – E’ il tema di Agorà Confetra, Assemblea pubblica annuale della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti, svolta stamani a Roma presso il tempio di Adriano, anche occasione con cui la Confederazione ha festeggiato i 75 anni dalla nascita

Su questi temi è intervenuto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, lanciando una provocazione: “Il titolo dell’evento dal PNRR al futuro dà l’idea che il PNRR sia già passato. Ma non è vero, perché lo dobbiamo mettere in pratica. Il PNRR è una parte del futuro, dà una forte direzione di marcia al Paese, su tutto” – “Un anno fa il PNRR non era concretezza come lo è oggi, questo è uno strumento di ripresa e resilienza per un Paese che dovrà essere in grado di reagire agli shock negativi e positivi”.

Parlando delle transizioni il ministro ha delineato una politica rivolta alla dimensione del futuro –  “Le transizioni digitali e green sono un dovere, un must” – ha detto – “questo non è compreso ancora da tutti, ma sicuramente lo è da parte di questo mondo. La transizione va vista in modo integrato, pertanto al modo con cui funziona tutta la filiera, anche alla luce dei cambiamenti sul tema a cui si è fatto riferimento durante l’Assemblea di Confetra parlando di Reshoring del SeaShort Shipping” settore in cui l’Italia è molto forte, argomento trattato da Massimo Deandreis presidente Gei, Gruppo Economisti di Imprese.

Come accelerare le transizioni? è la domanda che Giovannini lancia all’Assemblea, il PNRR non sarà l’unico strumento finanziario ma anche “i fondi di Sviluppo e Coesione e i fondi della Legge di Bilancio” – commenta  “non chiuderemo la partita entro il 2026” – “sul fronte degli investimenti c’è vita oltre il 2026”.

Cambio di mentalità
Il PNRR impone un cambio di mentalità “anche perché ad essere finanziati sono solo progetti già esistenti”-  ottica diversa da quello che in questi anni sono stati i fondi comunitari. Ma soprattutto il cambio di mentalità è imposto nelle modalità approccio: “il PNRR è già futuro perché sta proiettando tutti i soggetti coinvolti, non solo lo Stato centrale, in questa prospettiva di connessione e velocizzazione, stiamo incontrando i presidenti regionali che dovranno progettare i 23 miliardi del Fondo Sviluppo e Coesione” – sottolinea –  “vogliamo provare a ragionare insieme, -”già nella discussione dei primi 4 miliardi che sono l’anticipazione, che speriamo di avviare all’inizio del 2022, sulla base della Legge di Bilancio”

Transizione green
Il Paese deve affrontare una transizione sia in ambito digitale che in ambito green. La transizione green spesso è considerata solo come mitigazione” – spiega il ministro – “ma realmente coinvolge anche il tema dell’adattamento al cambiamento climatico”. L’argomento è stato recepito anche nell’ambito della Climate Change Conference – COP2026, il cambiamento climatico a livello mondiale vede l’incremento della temperatura globale di 1,5 gradi (sebbene per Italia e l’Europa siano di più). “Nella logica dell’adattamento” dice Giovannini – “significa mettere in sicurezza i porti e le infrastrutture” non solo per quanto riguarda i nuovi progetti  delle nuove infrastrutture ma anche per quelle già esistenti.

La Consulta
Le transizioni digitali e green “devono essere accelerate e devono essere vissute come politiche di sviluppo non di mitigazione. Entro la prossima Primavera vorremmo essere pronti a varare un provvedimento quadro che affronti e provi a sciogliere i tanti nodi immateriali e regolatori, il software logistico appunto, che minano la competitività del Settore. Su questo, apriremo un tavolo specifico di confronto con le Parti Sociali in ambito Consulta”- Il ministro rilancia “il ruolo della Consulta, di cui anche Confetra è parte, e nell’ambito della quale dovrà avvenire la “discussione sulla necessità di un nuovo strumento normativo che nei prossimi mesi, possa aiutare a fare il salto” cosiì come il decreto Infrastrutture.

Nell’aambito delllla Consulta anche le discussioni su di un “Nuovo Piano Nazionale della Logistica in un’ottica di una continua modificazione” e sul quale già il ministero sta portando avanti alcune riflessioni.

Transizione digitale
Rivolgendosi al settore privato il ministro indica la via: “le imprese dovranno trovare forme di aggregazione e di rete per fare fronte ad una competizione molto forte. Il salto è nella digitalizzazione dei processi, non solo all’interno di una impresa ma in tutta la filiera” – “Abbiamo bisogno di soggetti più forti anche sul fronte digitale”.

Il coinvolgimento del mondo femminile
Ma la vera novità lanciata dal ministro è la transizione verso il coinvolgimento del mondo femminile, una transizione strategica che in altri Paesi sta già avvenendo: “La presenza femminile può aiutare a rompere modi classici su come guardare le cose, può aiutare a capire come superare i divari di genere che abbiamo in Italia”  – qui Giovannini non perde occasione per lanciare una frecciata a  Confetra –  “il divario di genere che si riflette anche nella scelta degli speaker che abbiamo oggi”.

Lo stesso tema il ministro lo aveva lanciato nei mesi scorsi ad Assoporti, Associazione dei porti italiani, stimolo che ha portato alla stesura ed alla firma di un documento condiviso per concretizzare l’obiettivo della parità di genere nel mondo dei porti. “Questo è un tema non solo culturale, ma di politica industriale perchè è stato visto che gli uomini ultra cinquantenni resistono alle due transizioni più delle donne e dei giovani” – come provato da studi universitari “Siamo stati formati a pensarla in modo diverso” .

Infine il ministro conclude tornando al tema della logistica: “Lo sforzo che faremo sarà quello di sviluppare in modo sistemico quello che c’è intorno alla logistica, non solo nel porto ma anche nel retroporto, la competizione si fa lungo tutta la catena logistica è questo che produce valore” – “E’ uno sforzo che non riguarda solo il governo, i presidenti di Regioni, i presidenti di Autorità portuale, ma che riguarda tutto il Paese per trasformare questi temi in futuro”.

Lucia Nappi

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