Tarzia lascia Civitaveccha: “Quattro anni produttivi”/INTERVISTA

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di Lucia Nappi
 
CIVITAVECCHIA – E’ avvenuto il passaggio di consegne stamani a Civitavecchia, tra il Contrammiraglio Giuseppe Tarzia, dopo quattro anni passati al comando della Direzione Marittima del Lazio, e il Capitano di Vascello Vincenzo Leone. Venerdì prossimo Tarzia assumerà il comando della Direzione Marittima della Toscana, sostituendo il C.V. (CP) Vincenzo Di Marco, destinato al Comando Generale di Roma. 
Sono stati quattro anni produttivi”, afferma l”Amiraglio Tarzia, “dal punto di vista dell’attività portuale per esempio abbiamo rivisto il Regolamento del rimorchio portuale che imponeva l’obbligatorietà del servizio in fase di ormeggio delle navi, un vincolo che è venuto meno perché non ve erano più i requisiti che a suo tempo lo determinavano. Questa era un’aspettativa dell’armamento, è stato quindi un alleggerimento degli oneri, non imposti dai servizi portuali, ma che non ha alterato l’equilibrio finanziario della società e non ha avuto ricadute occupazionali. In questa operazione trova una bella sintesi il concetto di attività finalizzate alla sicurezza produttiva”.
 
Nel novembre 2015 la Capitaneria di porto di Civitavecchia, abrogava le tre ordinanze, relative alla disciplina delle modalità di ormeggio delle navi nel porto che prevedevano l’obbligo di avvalersi del servizio di rimorchio portuale da parte di tutte le navi in partenza. Infatti l’obbligo del rimorchio aveva causato un innalzamento delle tariffe e lo scalo, negli anni, era stato abbandonato da parte di alcuni armatori.
 
Ammiraglio durante il suo mandato avete anche istituito la Corporazione dei piloti dei porti di Roma, quali sono stati i benefici?
La fusione delle Corporazioni di Civitavecchia e Fiumicino è stata una bella operazione. Ha creato un solo organico, una sola cabina di regia, nella sede della Corporazione dei piloti di Civitavecchia con la riduzione dei costi logistici e anche con un beneficio innegabile dal punto di vista tariffario, perché ci sarà sicuramente una stabilizzazione delle tariffe per il porto di Civitavecchia. Le tariffe di Fiumicino che subivano incrementi continui, legati alla riduzione dei traffici in particolare quelli dei prodotti petroliferi, si andranno a calmierare. Anche questo è un beneficio per l’armamento.”
 
La sicurezza produttiva quindi è stato un obiettivo importante?
Questi due esempi di sicurezza produttiva, di cui ho parlato, hanno portato beneficio all’armamento, e non sono venuti meno gli standard dei requisiti di sicurezza. Questi sono due esempi che servono a far capire una quotidianità fatta di riunioni con tutto il cluster, tutta la portualità civitavecchiese, la gestione degli accosti delle banchine pubbliche, una certa capacità di volere esprimere competenze e non solo comprimarietà di ruolo. Dal nostro punto di vista deve rimanere sotto il nostro controllo l’esercizio di ruolo e le funzioni che sono tipicamente nostre, la disciplina dei servizi tecnico-nautici anche dal punto di vista della loro organizzazione delle risorse tariffarie.”
 
La questione dei migranti a Civitavecchia è definitivamente conclusa?
La vicenda dei migranti è chiusa. Come mai si sia aperta? E’ stata una iniziativa in cui il prefetto ci ha chiesto di valutare la disponibilità, pertanto insieme al presidente dell’AdSp e al sindaco abbiamo illustrato al prefetto quale sarebbero state le possibili soluzioni. Abbiamo messo a disposizione il porto, per eventuali esigenze, qualora si fossero manifestate, ma al momento rimane uno studio di fattibilità.”
 
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