Maxi operazione di salvataggio in mare, martedì notte nell’Atlantico del Nord a circa 130 miglia a sud di Halifax, Nuova Scozia (Canada) durante la quale sono state tratte in salvo 31 persone, i membri dell’equipaggio del perchereccio Atlantic Destiny.
Un’operazione congiunta che ha visto l’intervento: della Guardia Costiera degli Stati Uniti, insieme a quella canadese e alla Royal Canadian Air Force. Il peschereccio, martedì 2 marzo attorno alle 19,00, ha lanciato il “mayday” che è stato intercettato dal Canadian Joint Rescue Coordination Center di Halifax che ha contattato il Primo Distretto della Guardia Costiera degli Stati Uniti per ritrasmettere la chiamata di soccorso. L’Atlantic Destiny segnalava il motore disabilitato, vari incendi sviluppatisi a bordo e che imbarcava acqua.
Sul posto sono stati inviati i mezzi di soccorso: due elicotteri Jayhawk della Guardia Costiera, un aereo SAR Ocean Sentry e un elicottero Cormorant della Royal Canadian Air Force, il cui intervento è stato fondamentale poichè sono riusciti a trarre in salvo 27 persone, grazie all’utilizzo di paranchi individuali; gli altri quattro membri dell’equipaggio, sopravvissuti, sono rimasti a bordo della Atlantic Destiny, coadiuvati da due tecnici SAR canadesi, ed hanno continuato a togliere l’acqua dall’imbarcazione fino allla mattina successiva, mercoledì mattina verso le 07:00, quando sono stati trasferiti a bordo della nave della Guardia Costiera canadese Cape Roger. Il peschereccio Atlantic Destiny è affondato alle 9,36. Tutti i membri dell’equipaggio sono stati trasferiti a Yarmouth, in Nuova Scozia, dove sono stati sottoposti a controllo medico, nessuno ha riportato ferite.
