Il porto di Valencia ha avviato un programma per il monitoraggio e l’analisi in tempo reale dell’inquinamento in porto, grazie all’installazione di due Cabine fisse per la misurazione della qualità dell’aria, l’inquinamento acustico e le condizioni meteorologiche.
L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto GREEN C PORTS, coordinato dalla Fondazione Valenciaport e cofinanziato dall’Unione Europea. Per un investimento globale di 350 mila dollari, il progetto sperimenta nuove tecnologie: IoT, Big Data e modelli di intelligenza artificiale, applicate alla salvaguardia ambientale.
Le cabine sono dotate di tecnologia per il monitoraggio degli inquinanti atmosferici, cinque rilevatori che rilevano la concentrazione di anidride solforosa, ossidi di azoto, ozono, monossido di carbonio e particelle PM10 e PM2,5. Dotate, inoltre, di una stazione meteorologica per determinare la velocità e la direzione del vento, le precipitazioni, la radiazione solare, la temperatura, l’umidità e la pressione barometrica, infine fonometri pe misurare i livelli di inquinamento acustico all’interno del porto.
Il porto di Valencia è inoltre dotato di una più ampia rete di stazioni localizzate nell’area portuale: tre stazioni meteorologiche, una dozzina di sensori ambientali, mappe acustichein ambito predittive e statico, una rete di fonometri, pulizia giornaliera dell’acqua e studi periodici sulla qualità dell’acqua.
L’Autorità Portuale di Valencia fa sapere che dall’inizio dell’anno, sull’analisi di 56 giorni, la qualità dell’aria è stata valutata “eccellente per 46 giorni” e “buona per 10 giorni”. I dati del monitoraggio sono disponibili pubblicamente su Internet nel sito dell’Autorità Portuale. I dati vengono utilizzati anche per la per pianificazione delle operazioni portuali e delle misure per ridurre l’impatto ambientale nelle attività portuali.













