Parlano Stefano Corsini, presidente dell’AdSp di Livorno e Piombino e Alessandro Fino, Amministratore delegato OLT Offshore LNG Toscana
di Lucia Nappi
LIVORNO – Difronte alla costa di Livorno, posto a una distanza di 22 km, si trova il Terminal di rigassificazione OLT Offshore. Un impianto collegato a terra con un gasdotto di 35 km, è questo un esempio della teoria secondo la quale l’economia fa propri i temi ambientali, ma allo stesso tempo lo sviluppo economico è fondamentale per la crescita di un paese.
Lo dicono i dati dell’analisi del triennio 2014-2016 sui temi: sicurezza, ambiente e territorio, mostrati dalla società OLT Offshore LNG Toscana che gestisce il Terminal. Lo studio è stato presentato durante il workshop svolto a Livorno dal titolo “Sviluppo sostenibile è sviluppo possibile”. L’incontro è servito a spiegare al pubblico di addetti ai lavori e alla cittadinaza, quali siano le opportunità che l’impianto offre al territorio, il suo ruolo strategico per l’Italia, ma anche per mostrare come la sicurezza e la tutela ambientale siano obiettivi primari nelle scelte strategiche dell’infrastruttura terminalistica.
“La fiducia per noi è molto importante” ha spiegato in apertura del workshop Silvano Calcagno, Amministratore Delegaro di OLT, “e si guadagna nel tempo con serietà e professionalità. Lo sviluppo di questa struttura è per l’Italia strategica. Abbiamo lavorato per uno sviluppo sostenibile che gardasse alla sicurezza del territorio”.
Stefano Corsini, presidente dell’AdSp di Livorno e Piombino, intervenuto a margine del workshop, ha commentato: (VIDEO)
“I dati presentati al convegno dimostrano che i riscontri di carattere ambientale dell’attività del Rigassificatore sono tutti positivi, questo ci rassicura che questa iniziativa sia nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e consenta anche delle opportunità.
Avere un istallazione così importante offre anche qualche vantaggio. Perché essendo a 12 miglia dalla costa offre garanzia di sicurezza maggiori per esempio rispetto ad un attracco a terra, inoltre fa si che tutta l’area della costa toscana, possa usufruire di una fornitura di gas da poter utilizzare per tutta una serie di attività.
Questa è una opportunità per questa area perché di rigassificatori ce ne sono 3: Rovigo, La Spezia, ma si tratta di un impianto piccolo mentre questo di Livorno è una istallazione importante, perché produce 3,75 miliardi di m3 annui. I dati dei risultati ambientali sono positivi, è quindi una iniziativa che porta vantaggi”.
Quali siano i servizi che il Terminal svolge lo spiega Alessandro Fino, Amministratore Delegato di OLT Offshore LNG Toscana: (VIDEO)
“Servizi classici di rigassificazione: di trasformazione del gas, dallo stato liquido allo stato gassoso, immissione in rete del gas, servizi di nomina, sostanzialmente servizi riguardanti la trasformazione del GNL.
Da 3 anni stiamo effettuando attività di Peak shaving è un servizio di emergenza voluto dal ministero dello Sviluppo economico per cui ogni anno, a dicembre, facciamo una gara che porta una nave in cui stocchiamo del gas a bordo. Siamo pronti a rigassificarlo in caso di emergenza, qualora il ministero dello Sviluppo ci chiedesse di rigassificare nel periodo invernale. Inoltre svolgiamo un ulteriore attività: il servizio integrale di rigassificazione e stoccaggio che mira a far ottenere ai clienti industriali un prezzo competitivo di approvvigionamento del gas, questo si svolge durante i mesi estivi per sfruttare il prezzo più basso del gas”.
Lo sviluppo coniugato alla sicurezza ambientale del territorio è possibile? (VIDEO)
“E’ possibile e la nostra esperienza lo dimostra, durata molti anni dal punto di vista autorizzativo, positiva perché il diaologo con le istituzioni locali e nazionali è per noi molto importante.
Sostenibilità è creazione di valore per gli azionisti, nel rispetto dell’ambiente e degli standard di sicurezza e con una attenzione al territorio. Pensiamo di fare impresa anche in questo modo”.