LIVORNO – “La zls può rappresentare una leva potente per fare della costa toscana una piattaforma logistica di rilievo nazionale” lo ha dichiarato il commissario straordinario dell’AdSP, Davide Gariglio, intervenendo ad un convegno organizzato stamani a Livorno dalla locale Camera di Commercio.
“Le zone logistiche semplificate sono una opportunità importante che ci consentirebbe di trasformare la nostra area portuale in un laboratorio di sperimentazione per l’attrazione degli investimenti” ha continuato Gariglio, che ha aggiunto: “per raggiungere l’obiettivo non basta la norma, che pure rappresenta un fondamentale punto di partenza”.
Secondo il primo inquilino di Palazzo Rosciano, la ZLS “non può essere soltanto una cornice normativa ma un dispositivo operativo che acceleri i processi, favorendo organizzazioni industriali, produttive, che connettano porto, industria, ricerca e lavoro”.
Da questo punto di vista la zls è ancora più strategica perchè rappresenta l’interfaccia unitaria per le istanze di autorizzazione unica: “considero una grande opportunità il fatto che tali autorizzazioni uniche ricomprendano anche la concessione demaniale ex art.18 della legge 84/94 “ha sottolineato ancora il n.1 dello scalo labronico.
Proprio mentre i dazi introdotti dall’amministrazione americana stanno evidenziando l’importanza degli aspetti doganali e delle agevolazioni connesse alle Zone Logistiche Semplificate, Gariglio ha evidenziato come l’introduzione di una zona franca doganale interclusa (ZFDI) all’interno della ZLS possa costituire una leva per stimolare il commercio internazionale e lo sviluppo industriale di un territorio: “Le ZFDI, soprattutto se integrate nelle Zone Logistiche Semplificate, potrebbero garantire alle aziende vantaggi quali l’esenzione da IVA e dazi su merci non unionali e lo stoccaggio a tempo indeterminato senza costi aggiuntivi” ha precisato.
In poche parole per il commissario straordinario dell’AdSP MTS le ZFDI potrebbero diventare poli di attrazione per traffici commerciali internazionali e strumenti di sviluppo della competitività del sistema logistico-portuale italiano. “Credo che questo sia uno degli obiettivi su cui dobbiamo lavorare” ha concluso.













