Dal MIMS 150 mln per le idrovie di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte

sistema Idroviario
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ROMA – Sbloccati 150 milioni di euro di finanziamenti per il sistema idroviario di Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia, risorse stanziate nel bilancio del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili per il quinquennio 2021-2025 di cui una parte consistente andrà a finanziare la navigabilità del sistema idroviario padano-veneto.

Tale sistema  si estende per 957 km, di cui 564 utilizzabili per il trasporto delle merci e per il quale il fiume Po costituisce un asse portante, affiancato dal canale Fissero Tartaro Canal Bianco fino al Po di levante (sbocco in mare a nord del sistema) e dall’idrovia ferrarese (sbocco a mare a sud del sistema). Questo fa parte  parte della core network Ten-T, rete centrale di 9 corridoi, operativa e completa entro il 2030, che privilegerà i collegamenti e i nodi più importanti come capitali, vasti nodi urbani, principali porti e aeroporti, dotati quindi di particolare valore strategico.

Le idrovie, nell’ambito di un sistema di trasporto intermodale delle merci, rappresentano una alternativa sostenibile, caratterizzata da un’alta efficienza energetica e vantaggi in tema di sicurezza e sostenibilità ambientale, con particolare riferimento all’inquinamento, al consumo di territorio e agli incidenti.

L’approvazione della proposta di riparto di Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia vedrà “l’adeguamento delle  idrovie agli standard europei come concreta alternativa alla strada, integrative alla ferrovia e complementari al cabotaggio marittimo e alle autostrade del mare, all’interno di una filiera intermodale” – Ha spiegato la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti. “Con queste risorse miglioreremo le condizioni di navigabilità delle nostre idrovie per lo sviluppo del trasporto su acqua, sia di merci che di persone”.

“Al Veneto sono stati assegnati oltre 40 milioni di euro che saranno destinati alla sistemazione di tre ponti dislocati in provincia di Rovigo, lungo l’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, che costituiscono i principali colli di bottiglia alla navigazione” –  “A questi 40 milioni, va aggiunta una quota dei 5 milioni destinati a risezionamenti che consentiranno un adeguato pescaggio alle imbarcazioni della V classe Cemt (Commissione Europea Ministeri dei Trasporti) – ha concluso De Berti.

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