“Ora guardiamo avanti” – dichiara il presidente dell’AdSP del Mar di Sardegna, Massimo Deiana – “La situazione contingente ci spinge a proseguire celermente, e con maggiore intensità, nelle interlocuzioni con altri potenziali soggetti interessati al rilancio del Transhipment nel Porto Canale”.
Rigettata definitivamente la proposta della società inglese Pifim come esito della gara per la gestione del Porto Canale di Cagliari, l’istruttoria di rigetto già annunciata dall’AdSP del Mar di Sardegna nel novembre scorso, è diventata definitiva con la firma dell’atto che chiude l’iter istruttorio avviato lo scorso 28 agosto.
L’iter della proposta di Pifim Company LTD per l’assentimento, in concessione demaniale marittima, del terminal contenitori del Porto Canale di Cagliari, si conclude pertanto con esito negativo, lo ha spiegato in una nota l’AdSP del Mare di Sardegna: “nonostante l’articolato preavviso di rigetto notificato alla stessa Private Limited Company lo scorso 23 novembre, solo alcuni dei requisiti puntualmente evidenziati sono stati soddisfatti con successiva integrazione documentale che, però, non ha colmato le restanti e non superabili lacune di carattere amministrativo, finanziario, operativo e tecnico.
La permanenza di tali carenze ha costretto, di conseguenza, l’AdSP a chiudere in maniera definitivamente negativa l’iter istruttorio.
Decisione sofferta che lo stesso presidente, Massimo Deiana, ha comunicato alle organizzazioni sindacali nel corso di una riunione immediatamente successiva alla notifica dell’atto alla società inglese.
Durante l’incontro con le sigle sindacali, volto ad informarle del nuovo scenario, l’AdSP ha confermato l’impegno a proseguire e ad intensificare l’attività di ricerca di potenziali soggetti candidati al rilancio del Transhipment sul Porto Canale, avviata nel dicembre 2019 con la pubblicazione della call internazionale e prorogata, per ben tre volte, anche a seguito di esplicite richieste di operatori interessati.
“Nonostante l’impegno profuso e l’innegabile spirito di collaborazione e buona fede dimostrati dall’Ente – spiega Deiana – la società proponente ha rifiutato di presentare l’ulteriore adeguata documentazione che comprovasse alcuni dei fondamentali ed imprescindibili requisiti richiesti dalla Legge italiana, dal Regolamento sulle concessioni demaniali dell’Ente e dalla call internazionale. Per tali ragioni e con profondo rammarico, questa mattina non abbiamo potuto che rigettare definitivamente la proposta presentata lo scorso 28 agosto. Ora guardiamo avanti. La situazione contingente ci spinge a proseguire celermente, e con maggiore intensità, nelle interlocuzioni con altri potenziali soggetti interessati al rilancio del Transhipment nel Porto Canale. Una partita che intendiamo giocare con la consueta convinzione, supportati dalla certezza del potenziale dello scalo e avvertendo tutta la responsabilità nei confronti di centinaia di lavoratori che aspirano ad una risposta chiara e concreta per il loro futuro”.













