Inaugurazione nel porto di Genova, sulle banchine del Sech, della nuova struttura adibita a PIF Posto di Ispezione Frontaliera – Quattro anni per realizzarla, di cui tre per ottenerne i permessi, renderà più veloci le operazioni per il controllo dei prodotti di origine animale, in importazione da Paesi terzi .
Lucia Nappi
GENOVA – Il nuovo Posto di Ispezione Frontaliera (PIF) del porto di Genova, che si trova sulle banchine di Calata Sanita – Terminal Sech, è stato inaugurato con una cerimonia abbastanza ristretta a cui erano presenti, tutti rigorosamente con la mascherina, gli addetti ai lavori, il management della società, gli enti coinvolti Dogana, Ministero della Salute, AdSP ed il sacerdote che ha dato la benedizione.
Cosa è il Posto di Ispezione Frontaliera
Si tratta dell’ufficio periferico del Ministero della Salute, autorizzati dalla Commissione Europea, “adibita al controllo dei prodotti di origine animale, in importazione da Paesi terzi e destinati al mercato comunitario, che arrivano al porto di Genova “Lo spiega Gabriele De Santis, direttore generale UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari ) – Pif di Genova (VAI ALLA VIDEO INTERVISTA) “La struttura risponde alla normativa comunitaria che fa capo ad un Regolamento Comunitari che istituisce questi Posti di controllo frontalieri che devono avere dei requisiti minimi e, la società che ha costruita questa truttura, gli ha ovviamente rispettati”.
Opereranno all’interno della struttura: tecnici della prevenzione, assistenti tecnici, e dirigenti veterinari, ovvero coloro che svolgono il controllo delle merci, un’attività svolta in sinergia tra il ministero della Salute, la Dogana e gli operatori portuali.
Dal punto di vista delle operazioni di trasferimento della merce all’interno del porto la struttura “sarà in grado di rendere più veloci le operazioni perchè potranno essere operati contemporaneamente più contenitori– lo ha spiegato il direttore generale del terminal Sech, Roberto Ferrari, (VAI AL VIDEO) i. In grado di gestire operazioni di controllo su circa 50 contenitori al giorno ed è al servizio non solo del terminal su cui si trova ma anche delle banchine limitrofe, a partire da quella di Calata Bettolo dove arriveranno le navi di MSC e che a breve dovrebbe partire. Inoltre la struttura sarà al servizio di tutti gli operatori del porto di Genova, anche per controlli su merci non containerizzate, come quelle su trailer.
In tutto si tratta di un’area di 1000 mq, su due zone completamente separate, per i controlli sui prodotti destinati al consumo umano e quelli dirette non al consumo umano.. La struttura è dotata di sei rampe per l’apertura dei contenitori e tre celle a temperatura controllata, a -20 °C, -2 °C e a temperatura ambiente, oltre ai laboratori per le analisi sui prodotti, oltre a uffici e spazi di servizio.
Quattro anni per realizzarla:
“Ci sono voluti quattro anni: tre di burocrazia e uno per realizzarla- continua il direttore del terminal,— “Perchè ha seguito la burocrazia del porto, oltre a tutta la burocrazia poi costruire la struttura: ci sono voluti i permessi della Regione una serie di permessi per esempio di impatto ambientale”.
L’inaugurazione rappresenta un tassello significativo nel grande quadro di iniziative messe in atto dall’AdSP insieme alle imprese e agli altri soggetti pubblici del cluster portuale, per la costruzione di un porto intelligente ed efficiente, in grado di rafforzare il suo ruolo a servizio dell’Italia e dell’Europa nei nuovi complessi scenari dell’economia globale.