Uggè: “Pericolosissima disinformazione” – Subito, un commissario per la comunicazione

Tir Brennero
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 Il caso del tir fermo al Brennero, effetto boomerang della cattiva di informazione.

ROMA –Siamo alla psicosi, che dilaga grazie a una cattiva informazione, a una campagna di comunicazione fatta con i piedi, che ci sta tornando indietro come un boomerang, con gli interessi” – Queste le dure affermazioni di Paolo Uggè, vicepresidente Confcommercio-Conftrasporto. A scatenare le reazioni di Uggè la vicenda di un’azienda edile tedesca che non vuole far viaggiare i propri autisti nelle regioni del Nord Italia, e ora sta cercando un autista, non italiano, ma polacco. A questo si aggiunge che, alcune ore fa, un autista della ditta in questione, giunto al confine del Brennero con a bordo un carico di materiale edilizio destinato a una scuola di Gorizia, decide che non vuole entrare in Italia e andandosene, abbanda il carico.

Tutto questo è inammissibile – ha commentato il vicepresidente di Conftrasporto – “La prima manovra da fare per contrastare l’epidemia di Coronavirus è nominare un commissario straordinario che gestisca il nodo della comunicazione, che faccia chiarezza evitando una pericolosissima disinformazione – prosegue Uggè – Una persona che possa coordinare il tutto evitando che venga invece alimentato l’allarmismo che sta contagiando il Paese e che minaccia di avere conseguenze gravissime sull’economia italiana”.
Stiamo già pagando un salatissimo conto. Un esempio su tutti: in Valle Seriana, in provincia di Bergamo, abbiamo aziende che rischiano di perdere 100mila euro al giorno, con dipendenti in cassa integrazione o licenziati” – ha detto Uggè ai microfoni del Tgcom 24 –Una catastrofe economica che non riguarda certo solo le zone rosse. In Cina si sta riprendendo a lavorare? Ma se le merci che arrivano in Italia, Paese dove le materie prime vengono trasformate, non trovano i nostri  porti in grado di funzionare e quelle merci vengono dirottate su porti stranieri, rischiamo di perdere, solamente in dazi oltre, un miliardo e 300 milioni di euro”.
Quanto accaduto oggi al Brennero potrebbe essere solo l’inizio di un fenomeno che potrebbe avere conseguenze devastanti. Il nostro governo deve intervenire su questo gravissimo episodio, i cui protagonisti, c’è da giurarci, avranno sicuramente degli emuli”, conclude il vicepresidente di Conftrasporto.

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