Manduria Alis, Grimaldi: «ETS, ciò che viene dal mare torni al mare» Rixi: «non un euro andrà disperso»

In corso di svolgimento a Manduria l'appuntamento annuale di Alis, quest'anno dal titolo: “L'Italia e il Mediterraneo protagonisti delle nuove sfide globali”.
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MANDURIA –«Le tensioni geopolitiche attuali, dal conflitto russo-ucraino alle crescenti frizioni tra Israele e Iran, ci stanno spingendo a monitorare tutti i possibili scenari. Noi imprenditori italiani abbiamo il dovere di proteggere i nostri interessi economici e, anche considerando che l’Italia ha una posizione unica nel bacino mediterraneo, dobbiamo continuare ad investire per sfruttarla al meglio, consolidando i collegamenti con Mediterraneo orientale e Asia. È una strategia che guarda al futuro: i flussi commerciali si stanno ridisegnando e vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento. Grazie alla lungimiranza e al lavoro dei nostri imprenditori ed operatori del settore, abbiamo costruito negli anni una rete logistica che sa trasformare le sfide in opportunità concrete».

Così il presidente di Alis, Guido Grimaldi, è intervenuto dal palco di Manduria, per  l’appuntamento annuale dell’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, presso la Masseria Li Reni, quest’anno dal titolo:  “L’Italia e il Mediterraneo protagonisti delle nuove sfide globali”.

Guido Grimaldi
Il presidente di Alis, Guido Grimaldi

Evento convegnistico moderato dal padrone di casa Bruno Vespa, con imprese, stakeholder e istituzioni, tra cui Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’UE per la regione del Golfo e Tommaso Cerno, direttore Il Tempo.

Il tema del Mediterraneo resta, quindi, al centro dello scenario globale, con particolare attenzione alla creazione e al potenziamento dei collegamenti tra Italia, Grecia e Turchia che vanno considerati non come semplici rotte marittime, ma come veri e propri corridoi strategici dove il nostro Paese gioca un ruolo chiave.

Intervenendo sul ruolo del Paese nel Mediterraneo il presidente Grimaldi ha sottolineato: «Prendiamo il settore ro-ro, dove l’Italia domina il Mediterraneo: 8 dei primi 10 porti del Mediterraneo sono italiani. La quota di mercato nazionale è raddoppiata negli ultimi dieci anni, passando dal 13% al 26%. Questo non è un caso, ma è il risultato di investimenti mirati e di una visione strategica. E pensando al territorio in cui siamo oggi, è importante sottolineare che la Puglia rappresenta la porta dell’Italia verso l’Oriente e, a dimostrazione di ciò, i traffici ro-ro dai porti pugliesi verso Grecia e Turchia stanno crescendo molto. La presenza qui oggi delle più importanti realtà portuali e logistiche della Grecia e della Turchia, che ringrazio davvero per essere presenti, ci dimostra che vogliamo concretamente essere protagonisti di questa crescita, sapendo che chi si posiziona oggi su questi mercati avrà vantaggi competitivi enormi domani”.

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Dopo i saluti introduttivi di Marcello Di Caterin, vicepresidente e direttore generale ALIS, sono intervenuti: Katia Fusco assessore all’Ambiente e all’Urbanistica Comune di Manduria, Alfredo Longo fondatore progetto Invictus Camp, Giovanni Gugliotti commissario AdSP Mar Ionio.

Parlando degli attuali scenari internazionali Luigi Di Maio ha spiegato: «Negli ultimi anni abbiamo visto il proliferare di corridoi che connettono Asia ed Europa attraverso il Mediterraneo. Ma sono corridoi che toccano anche i principali focolai di conflitto in questo momento. La costruzione dei corridoi commerciali non è una subordinata della pace, ma vanno strutturati in parallelo. Possono distribuire i dividendi della pace quando ad esempio saremo in grado di arrivare a un cessate il fuoco a Gaza o a un accordo di non proliferazione nucleare con l’Iran. E’ un tema che rappresenta un grande valore aggiunto anche per quello che ALIS porta avanti da anni, cioè lo sviluppo dell’intera filiera logistica e del trasporto intermodale nazionale ed internazionale».

Grimaldi Di Majo
da sinistra, Guido Grimaldi, presidente di Alis, Luigi Di Majo rappresentante speciale dell’UE per la regione del Golfo

La Tavola rotonda, moderata da Bruno Vespa, dal titolo: “Scenari e strategie per la crescita infrastrutturale, energetica ed occupazionale”, ha visto il confronto tra Ilaria Caccamo, amministratore delegato Indeed, Tommaso Cerno direttore Il Tempo, Luigi D’Onofrio senior business developer Hydrogen Mobility Edison Next, Marcello Di Caterina vicepresidente e direttore generale ALIS, Alessandro Marra responsabile vendita area Centro Fastweb+Vodafone, Giovanni Romano presidente e AD Q8 Quaser.

E’ seguita la firma del Protocollo attuativo dell’accordo di collaborazione tra ALIS e l’Università di Bari, mirato a realizzare sinergie sui percorsi formativi e, nello specifico, a sviluppare uno Short Master per la formazione di figure professionali altamente qualificate nel settore della logistica integrata, con attenzione agli aspetti economici, giuridici e gestionali delle grandi infrastrutture logistiche, portuali e intermodali. ​​

Il secondo panel della giornata dal titolo “Lo sviluppo delle Autostrade del Mare tra Italia, Grecia e Turchia”, moderato sempre da Bruno Vespa, ha visto gli interventi di Guido Grimaldi, presidente ALIS  e Edoardo Rixi viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche Serhan Cilengir amministratore delegato Porto di Gemport, Kadir Çirkin  vicepresidente UND, Uluslararası Nakliyeciler Derneği, Luigi D’Auria amministratore Delegato Trans Italia), Francesco Mastro commissario AdSP Mar Adriatico Meridionale, Athanasios Porfyris amministratore delegato Igoumenitsa Port Authority.

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«La nostra associazione da sempre evidenzia quanto sia fondamentale la risorsa mare e anche il presidente del consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ha recentemente ribadito la necessità di investire nella blue economy, considerando anche che in Italia possiamo contare su grandi eccellenze e su diversi punti di forza. Purtroppo però – ha aggiunto il presidente Guido Grimaldi – alcune normative europee applicate al trasporto marittimo, come il sistema di tassazione EU-ETS ed il Fuel EU Maritime, stanno decisamente ostacolando la competitività del settore e stanno danneggiando le imprese e di conseguenza i cittadini. Siamo preoccupati anche per la prossima introduzione di una tassazione a doppio livello prevista dalla nuova normativa IMO GHG Fuel Standard, rispetto alla quale appare superflua la coesistenza del sistema ETS europeo, dal momento che un quadro normativo globale rende ormai ridondante una tassazione regionale sulle emissioni. Come ALIS, inoltre, siamo convinti che ciò che proviene dal mare deve tornare al mare e, con riferimento ai proventi dell’ETS, che a livello europeo sono stimati ad oltre 15 miliardi di euro nel triennio 2024-2025-2026, abbiamo chiesto al Governo che siano reinvestiti nel settore e nell’aumento della dotazione finanziaria dell’incentivo Sea Modal Shift per il quale auspichiamo almeno 100 milioni di euro all’anno».

Sul tema ETS il viceministro Rixi raccogliendo l’auspicio di Grimaldi, ha dichiarato: «Siamo sempre stati critici sull’estensione del sistema ETS al settore marittimo. Un controsenso, soprattutto rispetto agli obiettivi che l’Europa si è data. Proprio per questo, voglio essere chiaro: tutti i proventi che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti incasserà attraverso l’ETS saranno interamente redistribuiti al settore marittimo. Non un euro andrà disperso. Utilizzeremo queste risorse per sostenere la transizione ecologica della flotta, migliorare la competitività delle imprese e difendere il lavoro e il know-how italiano. È una scelta politica precisa, perché crediamo nella centralità del mare per lo sviluppo del Paese».

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