Il colosso delle crociere globali Carnival Corporation ha annunciato la perdita nel Q2 di 4,3 miliardi di dollari. Tutte le compagnie globali sono ferme, le navi al disarmo con un costo che oscilla da uno a tre milioni per ogni nave.
MIAMI – Carnival Cruise Line, brand del Gruppo anglo-statunitense Carnival Corporation maggiore operatore crocieristico al mondo, è solo l’ultima compagnia in ordine di tempo ad avere annunciato la pausa delle attività crocieristiche fino al 30 settembre (area Nord America). “Durante questa pausa senza precedenti nella nostra attività, abbiamo continuato a valutare la situazione e ad interloquire con la sanità pubblica e i diversi governi” – ha dichiarato Christine Duffy, presidente di Carnival Cruise Line, in una nota – “Quando riprenderemo l’operatività delle crociere, lo faremo con tutte le precauzioni possibili al fine di garantireper la massima sicurezza e salute degli ospiti, dell’equipaggio e delle comunità che portiamo a bordo delle nostre navi per mantenere la fiducia dei clienti e degli operatori” – ha concluso Duffy nella lettera.
Carnival Cruise Line ha inizialmente annunciato una pausa volontaria di 30 giorni, per la prima volta il 13 marzo, prolungando quella pausa per tre volte, come riflesso alla situazione di pandemia globale causata dal Covid-19. La compagnia, con una flotta di flotta di 27 navi, fa sapere di essere impegnata nelle operazioni di rimpatrio dei circa 29 mila membri dell’equipaggio in oltre 100 Stati diversi.
Carnival Corporation & plc perde 4,3 miliardi di dollari
Nel frattempo il maggiore operatore mondiale del settore delle crociere Carnival Corporation, di cui fa parte Costa Crociere, ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre 2020 con una perdita netta di 4,3 miliardi di dollari (5,1 miliardi se considerato il semestre) cifre che fanno rabbrividire se confrontate con l’utile netto di 451 milioni di dollari del secondo trimestre 2019.
Carnival Corporation con una flotta globale di 100 navi è fortemente colpita dalla crisi della pandemia globale, il gruppo pertanto ha avviato una politica di demolizione delle navi più vecchie, annunciando che nei prossimi saranno sei navi in procinto di demolizione. Tra queste la nave Costa Victoria, entrata ieri nel porto di Piombino per essere, probabilmente, avviata alla demolizione. Infatti per il Gruppo Carnival, come del resto per tutte le compagnie da crociera globali, la perdita delle attività si va a sommare ai costi che le compagnie devono sostenere per mantenere le navi ferme nei porti, in disarmo, operazione il cui costo oscilla da uno a tre milioni per ogni nave.