ROMA – «Oggi il peso del potere economico sovrasta quello politico: ne abbiamo contezza nello sconvolgimento costante delle dinamiche globali e nei nuovi meccanismi che regolano il potere condizionando fortemente la Politica».
Così il direttore di Assiterminal, Alessandro Ferrari, interviene su LinkedIn riguardo al complesso scenario che regola il rapporto tra imprenditoria portuale-marittima e politica nazionale, specificandone le «dinamiche» «disamanti».
Il tema è stato «stigmatizzato ripetutamente» – specifica il direttore di Assiterminal – «lo scenario che ad oggi ha accompagnato le dinamiche di ricambio nelle AdSP sia disarmante, nel metodo più che nel merito e non vorremmo che si riproponesse nella scelta dei segretari generali che devono essere dei fiduciari dei presidenti.». L’intervento di Ferrari è pubblicato nella sua interezza sul magazine di settore ShipMag.
Scrive il direttore di Assiterminal Alessandro Ferrari:
«Oggi ha ancora senso la distinzione operativa (conto proprio e conto terzi)? Una concessione demaniale deve essere sfruttata al meglio, il concessionario deve garantire traffici, lavoro, marginalità (per se stesso e per lo Stato) a prescindere da chi è il cliente (se stesso o altre shipping lines): questo dicono le norme, questo i concedenti (le Adsp) devono verificare e fare rispettare, questo chi vigila e regola devono verificare (MIT, ART, AGCM …).
E’ giusto ricordarcelo: già a norme vigenti il mercato dell’economia portuale è regolato; che poi le dimensioni del “mercato” siano tali da creare squilibri tra i pesi in gioco, questo è un altro tema, consapevoli tutti che oggi il peso del potere economico sovrasta quello politico: ne abbiamo contezza nello sconvolgimento costante delle dinamiche globali e nei nuovi meccanismi che regolano il potere condizionando fortemente la Politica
Il contesto associativo che lei stigmatizza è certamente frammentato, in tantissimi settori industriali, non solo nel nostro, soprattutto da quando parte dei soggetti economici che hanno preso il sopravvento nelle diverse filiere, sono cresciuti per dimensioni e quindi per capacità di determinare o orientare i mercati di riferimento, anche grazie a una latenza della Governance, non solo nell’ambito della logistica”
Si può fare e mi permetto di dirlo, qualcuno da tempo ci prova, dialogando costantemente con tutti, costruendo relazioni trasversali, condividendo progetti concreti su cui far convergere più soggetti e interessi; ribadisco, si può fare e i riscontri iniziano ad esserci.
Evidente – e lo abbiamo stigmatizzato ripetutamente – che lo scenario che ad oggi ha accompagnato le dinamiche di ricambio nelle AdSP sia disarmante, nel metodo più che nel merito e non vorremmo che si riproponesse nella scelta dei segretari generali che devono essere dei fiduciari dei presidenti.
Mai come in questo recente periodo il mondo associativo si trova allineato: se saremo capaci di fare sintesi, un passo di lato, per convergere anche nelle forme, starà a ciascuno di noi. La sensazione è che la Politica intuisca questa convergenza: dovremmo essere più concreti nel finalizzarla, magari seguendo l’esempio di chi, come noi, dialoga con tutti a prescindere dal brand”.













