Civitavecchia, polemiche e veleni per la vicenda Angie – Port Utilities

Molo Vespucci

di Lucia Nappi

CIVITAVECCHIA – La vicenda Angie – Port Utilities fa riferimento alla revoca e decadenza delle concessioni dei servizi di interesse generale (servizi di acqua, elettricità e dati) della società Port Utilities nel porto di Civitavecchia. Il procedimento per la revoca è stato avviato dall’Authority nel dicembre scorso, procedimento a cui hanno fatto seguito le controdeduzioni di Port Utilities. Nel frattempo la vicenda si è colorata di indiscrezioni e di voci trapelate che sono sfociate stamani nella smentita categorica da parte del presidente di Majo «La notizia apparsa ieri» – scrive di Majo – «su un quotidiano locale e rilanciata da un blog in cui vengono richiamate mere “indiscrezioni” su presunte pressioni da parte del sottoscritto per favorire una scalata di Engie a Port Utilitiesè priva di qualsiasi fondamento.

La vicenda inizia nel maggio scorso a seguito di un incontro, nella sede di Molo Vespucci, sede dell’Authority, tra il presidente di Majo, i vertici di Port Utilities e di alcuni manager di Engie, colosso francese dell’energia e per il quale Civitavecchia è un centro strategico in Italia. La riunione era stata organizzata dal presidente dell’Authority al fine di valutare se esistesse la possibilità di una collaborazione tra il concessionario e l’azienda di energia. In seguito all’incontro poi, la società francese fece sapere di essere interessata ad acquisire le quote di maggioranza di  Port Utilities, proposta che fu prontamente rifiutata dalla famiglia Russo, azionista di maggioranza della società concessionaria.

A quel punto, secondo quanto riportato dal documento delle controdeduzioni di Port Utilities, iniziarono le contestazioni dell’Adsp nei confronti del concessionario, che poi approdarono nel dicembre scorso all’avvio del procedimento di decadenza. Da quel momento  sulle banchine di Civitavecchia soffia il vento delle polemiche. C’è chi sostiene che le contestazioni per il rinnovo delle concessioni a Port Utilities non sarebbe una casualità. Voci che il presidente di Majo smentisce categoricamente dicendo di non avere esercitato alcuna forma di presssione tra i due soggetti:  «voglio far presente»scrive stamani di Majo –  «che l’aver messo in contatto Engie e Port Utilities, al fine della tutela ambientale e di una migliore efficienza energetica del porto e dei suoi operatori, rientra appieno nei compiti istituzionali dell’AdSP». Nel frattempo alle controdeduzioni del concessionario si attendono le risposte dell’ente portuale.

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