GENOVA – Il cantiere navale T. Mariotti, Gruppo Genova Industrie Navali (GIN), realizzerà un’unità navale per la Marina Militare destinata ad operazioni subacquee, operazioni speciali e al soccorso del personale dei sommergibili sinistrati. La stipula del contratto è attesa entro l’estate, il cantiere si è infatti aggiudicato la gara bandita dalla Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti.
La nuova nave sarà dotata di sistemi avanzati di immersione ed esplorazione subacquea pressoché unici nel panorama internazionale, svolgendo la funzione essenziale del soccorso sommergibili, coerente con l’ammodernamento in essere della flotta subacquea della Forza Armata, ma capace anche di assicurare un fondamentale supporto alla Marina Militare. La nave insieme ai nuovi sottomarini U212NFS, contribuirà alla sorveglianza e controllo di infrastrutture critiche sottomarine, il tutto nel più ampio contesto di quella che attualmente viene definita Sicurezza Marittima, anche in ottica duale.
La sua costruzione impegnerà il cantiere navale e le imprese locali per quattro anni, creando un indotto considerevole per le realtà liguri, sia in termini occupazionali che di fornitura di nuovi prodotti e servizi, a partire dalla fase di progettazione prevista dal prossimo autunno.
Il taglio della prima lamiera è programmato entro la fine del 2022. La nave sarà dotata, tra le altre cose, di un evoluto sistema di comando e controllo, di moderni assetti per le operazioni di ricerca e soccorso dei sommergibili nazionali o alleati, di un ponte di volo per elicotteri, di un complesso impianto integrato per immersioni profonde comprensivo di moon pool, nonché di assetti capaci di fornire assistenza medico chirurgica di primo soccorso anche in ambito disaster relief in favore di altri dicasteri dello Stato.
Al progetto partecipano Leonardo come fornitore dei sistemi di comando e controllo dell’unità e due aziende spezzine, Carlo Agnese e Exa Engineering, per la ristrutturazione delle infrastrutture logistiche che accoglieranno il simulatore iperbarico, un assetto tecnologico pregiato per l’addestramento, anch’esso parte integrante della fornitura e che sarà posizionato presso l’Arsenale militare della Spezia.