Nuovo Fast Corridor doganale Psa Genova Pra’ – Interporto di Padova, operato da Logtainer

Franco Pasqualetti

PADOVA – Un nuovo Fast Corridor doganale collegherá il terminal Psa Genova Pra’ con l’Interporto di Padova. Lo ha annunciato il presidente di Interporto di Padova SpA, Franco Pasqualetti, anche vicepresidente UIR, Unione Interporti Riuniti, nel corso della visita organizzata per la stampa presso la struttura interportuale. (VIDEO INTERVISTA)

«Abbiamo raggiunto questo accordo per Genova, insieme a quello che già abbiamo con La Spezia» –  presso La Spezia Container Terminal – «per dare un servizio maggiore ai nostri operatori su Padova».

Il collegamento sarà  operato  da Logtainer con trazione ferroviaria di  Mercitalia Rail. Il fast corridori sarà a servizio del traffico in import dal terminal genovese Psa. Logtainer è l’operatore logistico per il trasporto ferroviario e su strada di container,  già attivo dal 2018 anche su Psa Genova Pra’ e con il servizio La Spezia-Interporto di Padova.

Il collegamento avrà una frequenza settimanale, 8 treni a settimana, composti da 22 carri ciascuno in grado di trasportare 40 container a convoglio. Grazie a questo nuovo servizio, si rafforzano i collegamenti ferroviari di Interporto Padova con i porti liguri, offrendo consistenti vantaggi ai clienti finali.

Il presidente Pasqualetti illustrando inoltre le caratteristiche dell’Interporto di Padova in ambito di transizione ambientale ed energetica, ha tenuto a precisare: «Abbiamo fatto nel tempo degli investimenti notevoli, che oggi diventano attuali» –  il riferimento è al tema della Tavola Rotonda “Interporti al Centro” svolta a Padova e promossa da UIR, che ha affrontato il trade off ambiente – emergenze e interrogandosi se il percorso verso sostenibilità ambientale del nostro Paese, può essere messo in discussione dalle nuove emergenze geopolitiche del conflitto russo in Ucraina – «Abbiamo 200 mila metri quadri di pannelli fotovoltaici che producono 1,2 megawatt» – energia green – «che serve a sostenere tutta la necessità energetica del nostro interporto. E in più ne avanziamo il 25% che riversiamo sui territori».

Da questa prospettiva di centralità strategica degli interporti e dal loro ruolo nei confronti del processo di transizione ambientale, proviene la proposta che UIR  la richiesta al mondo della politica in particolare la richiesta avanzata al ministro Giovannini (MIMS) – «Gli interporti sono la colonna vertebrale dell’economia nazionale perchè collegano tutto il nostro Paese con i porti e quindi sostengono l’economia del territorio» – conclude Pasqualetti – «dobbiamo fare conoscere e diffondere il lavoro che fanno gli interporti che molte volte è nascosto e di cui nessuno si accorge».

Lucia Nappi

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