PROCIDA – Un portale digitale che sostituisca completamente il libretto di navigazione dei lavoratori marittimi nazionali, allo stato attuale esclusivamente cartaceo e fisico. Un applicativo in fase di sperimentazione che unisca i vantaggi del cloud, quindi una gestione smart delle operazioni normali quali l’imbarco, lo sbarco e i dati, con totale attenzione al tema della riservatezza.
Questa è la proposta lanciata dal presidente del Comitato del Lavoro Marittimo, comandante Fabio Pagano, dal palco della VII edizione del Convegno sul Lavoro Marittimo, nella prima giornata dell’iniziativa svolta a Procida, isola ad alta vocazione marittima e storicamente legata a questo settore.
Si tratta di un progetto che è già diventato proposta concreta perché presentata alla Direzione generale – Dipartimento per i trasporti e la navigazione e alle istituzioni marittime.
Il Convegno in corso di svolgimento, oggi e domani (26 e 27 giugno) nella cornice verdeggiante dell’Hotel La Torre – mette a confronto oltre 40 relatori, tra rappresentanti di governo e della politica, istituzioni, esponenti del cluster, professori universitari ed esperti per un dibattito sul futuro del lavoro marittimo attraverso la scia di tre “Nuove onde”: la formazione, la digitalizzazione e la portualità.
“L’iniziativa persegue l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni a digitalizzare il settore e nello specifico il libretto di navigazione, progetto che il Comitato ha concretizzato attraverso un programma di pronta attuazione, che tuttavia necessita di alcuni processi normativi per essere applicato”. Ha spiegato il presidente Pagano intervenendo per Corriere marittimo a margine della conferenza – “A sperimentarlo sarà un progetto pilota che ne validerà il funzionamento a livello locale, sia dal punto di vista informatico, ma anche per collettare tutte le informazioni che verranno poi registrate”.
Soggetti coinvolti
Il progetto coinvolge la Capitaneria di Porto di Napoli e i marittimi di Procida: “Una proposta che si è fatta per vedere se tutti i dati che vengono inseriti sulla piattaforma sono lavorati bene dagli operatori, in questo caso dalla Capitaneria di Porto. E se i dati inseriti rimangono in fase di consultazione” – Ovvero nel momento in cui il marittimo interroga il sistema per avere uno storico della propria posizione lavorativa: certificazioni, piano contributivo ecc.. con un semplice click potrà accedere a tutte queste informazioni.
Digitalizzazione del libretto marittimo
Dato centrale è lo stato di arretratezza del nostro Paese rispetto alla digitalizzazione del settore: “Siamo indietro, davanti a noi c’è Malta, la Bulgaria, la Croazia la Romania” – sottolinea – “per non dire tutti i paesi europei e del Nord Europa. L’Italia è ancora al palo da questo punto di vista, è l’unico settore che non è stato ancora digitalizzato. Probabilmente perché non c’è mai stato un ministero che abbia dato la spinta e di conseguenza un governo che sia stato trainante”.
L’idea del programma è venuta a Pagano circa un anno fa’, poi con l’aiuto di un paio di ingegneri informatici ne è seguito l’inserimento delle informazioni tecniche, e la creazione di un programma “che potrebbe essere messo in rete domani”, ha tenuto a precisare.
Fragilità
Al momento l’aspetto economico rappresenta un problema, infatti nonostante il “Piano del mare” preveda la digitalizzazione del settore, concretamente manca il budget per digitalizzare il libretto di navigazione. Segue la fragilità del sistema burocratico che vede il libretto di navigazione attualmente usato anche come passaporto, quindi nel momento in cui dovesse avvenire la digitalizzazione verrebbe perso l’aspetto materiale del documento. Pertanto il lavoro dovrebbe essere realizzato di concerto con il ministero dell’Interno e il ministero degli Esteri.
Assistenza e formazione degli operatori, quindi gli ufficiali delle Capitanerie, sono due elementi che devono essere centrali perché il programma venga aggiornato negli Il Comitato si è posto questo obiettivo: affrontare questi problemi con una risposta concreta.
Nasce il Comitato del lavoro marittimo:
La nascita del Comitato del Lavoro marittimo, nel febbraio scorso, sotto impulso dello stesso Pagano, conferisce un’ufficialità alle attività svolte, riconosciuto come soggetto giuridico nei confronti delle istituzioni. Infatti, fino alla sua VI edizione, il Convegno veniva organizzato senza il coinvolgimento di un ente giuridico che si facesse portavoce delle problematiche. “Il Comitato – conclude il suo presidente – “nel riassumere gli aspetti dei sei anni precedenti intende iniziare un nuovo cammino, così da essere al massimo propositivo non solo per organizzare delle conferenze. L’atteggiamento che si vuole avere nei confronti delle istituzioni, non è accusatorio ma vogliamo essere al massimo propostivi”.