Mario Mega, presidente AdSP Stretto, annuncia la realizzazione di un Deposito Costiero di Gnl – anticipazione di Corriere marittimo – «Abbiamo concluso da qualche settimana lo studio di fattibilità, siamo pronti per lanciare la procedura di partnariato pubblico-privato».
Lucia Nappi
Verona – «Nel Fondo complementare è previsto un intervento per la realizzazione di un Deposito Costiero di GNL per l’area dello Stretto. Noi siamo partiti per tempo e abbiamo concluso da qualche settimana lo studio di fattibilità, siamo pronti per lanciare la procedura di partnariato pubblico-privato». Lo ha annunciato il presidente dell’AdSP dei Porti dello Stretto, Mario Mega, intervenuto via video per Corriere marittimo nell’ambito della manifestazione LetExpo di Alis. (VAI ALLA VIDEO INTERVISTA)
«Abbiamo individuato un’area che si presta ad alimentare, sia a mezzo delle bettoline per le navi, ma anche con un’area molto vicina alla viabilità principale per potere rifornire la rete autostradale con il GNL. Siamo molto contenti di avere rispettato i tempi di questa prima fase, un intervento di quasi 90 milioni di euro, di cui un terzo con finanziamento pubblico. Nei prossimi giorni presenteremo l’intervento insieme alle società che hanno collaborato allo studio».
Una notizia successivamente lanciata ufficialmente dal presidente Mega, dal palco di LetExpo a Veronafiere nel panel “PNRR PER I PORTI E LO SHIPPING” dove ha ribadito: «Con il ministero stiamo realizzando un Deposito costiero di GNL, sono già pronti gli studi di fattibilità, confidiamo di essere in grado di raggiungere nei tempi questi obiettivi per rimettere sullo Stretto la qualità della vita e la comodità per i passeggeri di transito. Si tratta di interventi per circa 110 milioni rivolti alla transizione energetica, per le stazioni marittime si parla di un investimento da 35 milioni di euro. Entro il primo o secondo trimestre dell’anno prossimo sigleremo i contratti di appalto mentre gli interventi si concluderanno entro il 2026. I recenti momenti d’attualità creano problemi, abbiamo traffici con la lavorazione degli acciai provenienti dalla Russia e Ucraina che ora sono bloccati».
Sul tema dello sviluppo dei porti dello Stretto, il presidente ha inoltre sottolineando le difficoltà nate da fatto di essere stata l’ultima Autorità di Sistema ad essersi costituita, illustrando le due linee di intervento per lo sviluppo degli scali del sitema dello Stretto: “L’accoglienza ai passeggeri nei porti dello Stretto, primo porto di traghettamento in Europa, attraverso il quale passano oltre 1 milione di mezzi leggeri e 11 milioni di passeggeri con nodi di intercambiabilità e banchine inadeguate” – e la creazione di stazioni marittime.