LIVORNO – Continua a crescere la congestione nei più grandi terminal container del mondo, tra i porti maggiormente congestionati quelli californiani di Los Angeles / Long Beach. Come segnalato dall’analista di settore Lars Jensen, sono attualmente 54 le navi all’ormeggio nella baia di San Pedro, in attesa di entrare nei porti di Los Angeles / Long Beach e di scaricare la merce. Un cifra record mai raggiunta sino ad ora.
LE CAUSE
Come spiega l’analista le cause della congestione sono molteplici e vedono coinvolti tutti i soggetti della catena logistica. Un terminal portuale non è in grado di smaltire la congestione se il ritiro della merce, da parte degli spedizionieri, non avviene tempestivamente. Tra le principali cause del rallentamento sono la carenza di camion e di telai, la riluttanza a ritirare tempestivamente la merce a causa della mancanza di spazio nei magazzini, la mancanza di capacità dei gate ferroviari, la mancanza di capacità negli impianti di trasbordo e molte altre. L’elenco è davvero molto lungo e tutti gli elementi giocano un ruolo.
EFFETTO A CATENA
Tutto ciò deve essere pensato in termini di effetto a catena, infatti il problema della congestione rallenta il ritmo con cui i contenitori vuoti possono essere spostati in Asia.
Tutte le navi in attesa in questo momento fuori dai terminal californiani difficilmente saranno in grado di tornare in Asia nei tempi pianificati per le prossime partenze, ciò potrebbe tradursi in un‘ondata di blank sailing o di partenze posticipate. Questo coinciderà con il crollo stagionale del mercato dopo le vacanze della Golden Week cinese – la settimana di vacanza nazionale a partire dal 1 ottobre- e se come ogni anno la domanda calerà in concomitanza con questa festività, il problema diminuirà. Se, invece, la domanda non dovesse rallentare come al solito, allora si verificherà un’altra crisi di capacità in arrivo a ottobre.
CIFRE RECORD DELLA CONGESTIONE
La congestione nei due principali porti della costa occidentale americana è di gran lunga superiore a quando i porti di Los Angeles e Long Beach rimasero bloccati rispettivamente per 10 giorni e 8 giorni nel 2002 e nel 2004. In quelle occasioni non furono mai superate le 30 navi in attesa, blocchi dei porti che tuttavia causarono un significativo caos economico.
ALTERNATIVE
Mentre i vettori cercanodi alternare il porti della costa occidentale degli Stati Uniti, come Oakland e Portland, tuttavia spostare le navi sulla costa orientale non sarebbe economico, spiega l’analista. Ad esempio da Los Angeles a Charleston vi sono 4500 miglia nautiche di navigazione che se poi percorse in senso opposto diventano un totale di 9000 miglia nautiche, con una aggiunta di circa 3 settimane di navigazione. Prospettiva che non ha un ritorno economico se confrontrata con la possibilità di aspettare, da una settimana a una settimana e mezza, al largo della costa della California.