LIVORNO – La presidente di Asamar, associazione degli agenti e raccomandatari marittimi di Livorno e provincia, Laura Miele, è intervenuta nel corso dell’Assemblea annuale parlando dei risultati raggiunti, le attività svolte e le sfide future dell’associazione ad un anno dal suo insediamento alla presidenza.
Ecco alcuni passaggi del discorso introduttivo:
«Siamo in una fase delicata, in cui la ripresa è sempre più auspicata e in certi settori già visibile» -ha detto la presidente Miele- «Proprio per questo è urgente disporre di nuovi spazi: ci servono per mantenere la diversificazione dei traffici, che è il vero punto di forza del nostro scalo».
Darsena Europa
«la realizzazione della Darsena Europa rappresenta oggi una certezza strategica per il rilancio del nostro porto e dell’intero sistema logistico regionale. Si tratta di un’infrastruttura chiave, ormai inserita stabilmente nella programmazione nazionale e sostenuta da strumenti di finanziamento europei e statali, destinata a restituire allo scalo quella centralità operativa che storicamente lo ha contraddistinto.
In particolare, nel settore del traffico container, che per valore aggiunto e impatto occupazionale costituisce il segmento più rilevante, la Darsena Europa potrà generare significative ricadute economiche e occupazionali, contribuendo al rafforzamento della catena logistica e all’attrattività del territorio in chiave europea».
Il nuovo Codice Doganale
«Come già rappresentato in precedenti occasioni, desidero ora richiamare l’attenzione su un tema di rilevante impatto per l’intera comunità portuale: l’entrata in vigore del nuovo Codice Doganale, introdotto con il D. Lgs. 141/2024 e oggetto di ulteriori chiarimenti interpretativi con la Circolare n. 3/2025 dell’Agenzia delle Dogane.
A differenza di quanto avviene in altri ordinamenti europei, la normativa nazionale si caratterizza per un approccio particolarmente restrittivo, che prevede – anche in caso di meri errori formali – l’applicazione di sanzioni di natura penale, in luogo delle previgenti sanzioni di tipo amministrativo».
«Alla luce di questo scenario, si rende quanto mai urgente un confronto istituzionale volto a garantire un’applicazione equilibrata della normativa, che salvaguardi la legalità senza compromettere la competitività del sistema portuale nazionale».
I porti dell’Alto Tirreno
La presidente Miele ha illustrato all’Assemblea i dati di traffico dei porti del Sistema dell’Alto Tirreno:
«I porti di Livorno, Piombino e Isola d’Elba hanno complessivamente movimentato 39,2 milioni di tonnellate di merce con un incremento dell’1,7% sull’anno precedente. Sono aumentati anche i passeggeri transitati dalle banchine degli scali portuali toscani, con una crescita del 5% su base annuale.
Livorno
«Nel porto di Livorno i volumi di merce transitati sono invece diminuiti del 3% su base annuale. Un calo sostanzialmente attribuibile alla diminuzione delle rinfuse liquide movimentate. Il traffico container espresso in teu registra una lieve flessione pari al -0,9%. Peggiora anche il settore delle auto nuove che registra una flessione del -9,4%.
Il traffico rotabile ha mantenuto un livello stabile in termini di tonnellaggio, ma è cresciuto del 5,6% se si prendono in considerazione i singoli mezzi rotabili movimentati. In calo invece le rinfuse solide (-2,3%). Aumentano invece i prodotti forestali in break bulk, il traffico traghetti ed il settore crocieristico».
Piombino
Il porto di Piombino ha movimentato 6,8 milioni di tonnellate di merce registrando un incremento del 34% rispetto al 2023.
Decisivo l’aumento delle rinfuse liquide in considerazione dell’importazione di LNG (+2,78 milioni di tonnellate).
In crescita anche il traffico rotabile, mentre si registra un calo dei crocieristi. I traffici siderurgici restano in forte contrazione, in attesa del tanto auspicato rilancio».
«Per rendere il porto di Piombino ancora più competitivo, è necessario puntare su tre direttrici: il completamento delle infrastrutture, l’effettiva attivazione della ZLS e lo sviluppo di assi intermodali efficienti. Solo così sarà possibile valorizzare appieno il potenziale dello scalo, trasformandolo in un hub strategico per il sistema logistico tirrenico e per l’intera economia regionale»
Isola d’Elba
«Per quanto attiene i dati statistici dell’Isola d’Elba disponiamo di un dato aggregato relativo ai porti di Portoferraio, Rio Marina e Cavo: i volumi transitati sono pari a 2,9 milioni di tonnellate di merce con un decremento del 5,3% rispetto al 2023.
Complessivamente sono stati movimentati 93.340 mezzi rotabili (+10,6%), mentre i passeggeri ed i crocieristi hanno registrato un aumento rispettivamente dell’1,1% e del 10,3%.»
Chiaramente trattandosi di un traffico prevalentemente, se non esclusivamente, legato all’approvvigionamento dell’Isola su gomma e a mezzo traghetti, il decremento registrato sulle tonnellate di merce non riguarda l’appetibilità dell’offerta portuale, ma l’andamento dei consumi sull’Isola. Da sottolineare invece il trend positivo dei passeggeri che transitano sui traghetti e che si attesta definitivamente su valori superiori ai 3.000.000, che era il dato pre-Covid.
Positivo anche l’incremento dei crocieristi che con solo 2 call in più rispetto al 2023 è salito di 2.202 unità».
Federagenti
Asamar ha rafforzato i legami con Federagenti: il presidente Pessina ha visitato Livorno
Prosegue con slancio il rapporto di collaborazione tra Asamar e Federagenti» – «abbiamo avuto l’onore di accogliere a Livorno il nuovo presidente della Federazione, dr. Paolo Pessina, anch’egli accompagnato dal segretario Marco Paifelman.
Il fatto che Livorno sia stata la prima tappa istituzionale del presidente Pessina dopo la sua elezione ci ha profondamente colpiti: un gesto che conferma l’attenzione e la stima nei confronti del nostro territorio e della nostra Associazione.
Asamar ha sostenuto con convinzione la candidatura del dr. Pessina: in qualità di vicepresidente federale e su mandato del nostro Consiglio direttivo» – «L’incontro a Livorno è stato occasione per porgere le congratulazioni ufficiali al nuovo presidente e al Segretario, portando i saluti di tutti gli Associati. È stato altresì un momento di dialogo costruttivo, durante il quale abbiamo approfondito tematiche attuali e affrontato alcune criticità che interessano la nostra categoria.
Una visita che ha rafforzato il senso di appartenenza, la condivisione di obiettivi e la volontà di costruire insieme un futuro solido e rappresentativo per la nostra professione».
«Siamo orgogliosi di aver raggiunto anche questo importante traguardo, con la nomina del nostro Enrico sig. Bonistalli a vicepresidente nazionale. Già presidente di Asamar dal 2016 al 2021, Enrico continua a rappresentare con autorevolezza il nostro territorio e l’intero comparto.
Ringrazio anche il collega dr. Giovanni Gasparini, membro del Consiglio Direttivo di Roma, per il suo prezioso supporto.
Nel frattempo il nostro collega Fabrizio Palombo è stato nominato presidente della Sezione Yacht di Federagenti.
«Ricordiamo con soddisfazione l’accordo siglato nel maggio 2024, a livello nazionale, tra Federagenti e il comando generale delle Capitanerie di Porto. Un’intesa strategica che dà il via a iniziative di aggiornamento professionale congiunto, a vantaggio del personale delle Capitanerie e degli operatori delle agenzie marittime».
È importante ricordare anche il ruolo di raccordo svolto da Asamar nell’introduzione, nei cosiddetti porti minori, del sistema PMIS2 & NMSW (National Maritime Single Window) – PMIS».
Ha concluso la presidente di Asamar: «la nostra Associazione, insieme all’intero cluster marittimo, ha svolto un ruolo attivo nel rappresentare ai vertici dell’Autorità di Sistema Portuale le fondate preoccupazioni per il calo del traffico containerizzato, un settore di grande rilevanza anche per l’indotto che genera. Livorno, un tempo punto di riferimento in questo ambito, ha purtroppo visto negli anni una progressiva perdita di competitività a favore di scali vicini.
Abbiamo infatti ribadito con forza la necessità che venga dato massimo impulso a tutte le iniziative capaci di favorire un’inversione di tendenza. Il porto di Livorno non può permettersi di abbandonare questo settore cruciale di mercato: occorre agire con decisione per rilanciarlo come nodo strategico nel panorama logistico del Mediterraneo».