LIVORNO – “Quella delle crociere è un’industria il cui driver non è la domanda ma è l’offerta, se potessimo costruire ancora più navi, oggi saremmo già a numeri superiori rispetto ai 4,1 milioni di passeggeri” con cui la compagnia Msc Crciere ha chiuso il 2023 in Italia. “Una crescita continua e costante” partita dai 123 mila passeggeri del 2003.
E’ la premessa con cui Leonardo Massa, vicepresident Southern Europe Msc Crociere introduce i numeri del mercato crocieristico delle compagnie della famiglia Aponte.
L’occasione è la celebrazione svolta nel porto di Livorno, Molo Alto Fondale, a bordo di MSC Fantasia, un evento per illustrare i risultati record che la compagnia crocieristica prevede di realizzare quest’anno a Livorno. Ma anche per parlare delle strategie del gruppo privato, quale big assoluto della blue economy. Terzo vettore crocieristico globale, primo nel trasporto di container, operatore terminalistico portuale, operatore logistico aria e ferro, e tanto altro ancora.
Livorno, attesa per il 2024 una crescita record
“Per la prima volta nella storia, quest’anno movimenteremo a Livorno ben 310.000 passeggeri, avendovi posizionato ben quattro navi – MSC Fantasia, MSC Grandiosa, MSC Lirica e MSC Orchestra – per un totale di 78 scali» – spiega Leonardo Massa – “Livorno è una città particolarmente importante per MSC Crociere, che ha deciso di continuare a investirvi in maniera significativa, promuovendola come destinazione sempre più rilevante nell’ambito delle nostre strategie, considerando il notevole successo riscosso dallo scalo labronico tra i passeggeri, con le importanti ricadute economiche che ne derivano per l’intero territorio. Livorno è infatti una meta turistica molto ambita sia perché ricca in proprio di grande storia e cultura, sia perché circondata da altre splendide destinazioni note in tutto il mondo”.
Una “crescita possente” – sottolinea il vicepresidente Sud Europa, che in questi anni vede protagonista il porto toscano. In primo piano la destagionalizzazione del prodotto crocieristico che ha spinto notevolmente il settore, ed ha permesso alle navi della compagnia di “essere presenti nello scalo 12 mesi all’anno”.
Video intervista Leonardo Massa, vicepresident Southern Europ Msc Crociere
La flotta crocieristica di MSC
Il vicepresidente ritorna spesso sui numeri: “Siamo il terzo operatore al mondo” – sottolinea– ‘l’unico con il vantaggio di essere interamente privato, ma anche il gruppo con un tasso di crescita più rapido rispetto agli altri“.
Oggi la flotta della divisione crociere di Msc è composta da 24 unità, di cui 22 navi del brand Msc Crociere e alle quali si è aggiunta di recente Explora I, la prima nave della flotta lusso Explora Journey, con una seconda nave in arrivo il 15 settembre prossimo. Flotta destinata ad espandersi con altre 5 unità.
A livello globale nel 2003 i passeggeri della compagnia erano stati circa 10 milioni, per diventare 34 milioni nel 2023 a distanza di venti anni, grazie a investimenti ingenti per la costruzione di navi moderne, tecnologiche e green.
“Sarebbero anche 40-50 milioni i passeggeri se ci fossero più navi da crociera”. Il concetto è quello iniziale, ovvero il driver di sviluppo del settore è fatto dall’offerta e non dalla domanda. Ma i cantieri che costruiscono queste navi sono solo 3-4 al mondo, naturalmente Fincantieri in prima fila, insieme alla cantieristica ed essi collegata.
All’iniziativa sono presenti molti dei principali esponenti del gruppo che fa capo alla famiglia Aponte, tra gli altri: Franco Ronzi presidente di Marinvest, Luigi Merlo direttore dei Rapporti Istituzionali per l’Italia del gruppo MSC e presidente di Federlogistica.
In prima fila le aziende del gruppo: per Moby SpA, che da Livorno gestisce il principale hub per i collegamenti con le isole, Achille Onorato vicepresidente – ceo e Matteo Savelli, direttore operativo.
Il vertice del Terminal Lorenzini, strategica banchina merci varie e contenitori dello scalo toscano, società partecipata del gruppo di Aponte, é rappresentato al completo: il presidente, Enio Lorenzini, fa il suo ingresso nel salone del ponte 4 con Leonardo Massa, mentre i soci i fratelli Averardo Grifoni, Daniele Grifoni e Michela Grifoni sono giá in sala.
Chiaramente assenti gli altri terminalisti locali, i competitor Grimaldi, che su Livorno movimentano i traffici delle ro-ro per le isole, l’automotive e da quest’anno anche i contenitori sulla banchina di TDT.
Gli esponenti delle istituzioni e del cluster marittimo locale, ci sono quasi tutti: a partire dai rappresentanti dell’Agenzia Marittima Aldo Spadoni, la sig.ra Maria Pia Aloisi Spadoni, il direttore commerciale, Piero Gambacciani, il sindaco della città, Luca Salvetti, assente Luciano Guerrieri, presidente dell’AdSP, impegnato in Fortezza Vecchia a presentare l’accordo per il finanziamento della Darsena Europa, 90 milioni di euro supportati dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei).
Per la Capitaneria di Porto il capitano di Fregata Armando Ruffin, per l’Autorità di Sistema Portuale la dott.ssa Francesca Morucci. Per l’Accademia Navale il Capitano di Fregata Federico Roberto Giorio. Per il gruppo F.lli Neri, Corrado Neri. Inoltre il presidente di Spedimar, Giovanni Tognotti, il segretario generale Asamar, Paolo Caluri, la presidente del Propeller Club Livorno, Maria Gloria Giani Pollastrini, il direttore finanziario Porto di Livorno 2000, Federica Matteucci.